sabato 15 settembre 2007
LETTERA APERTA A WALTER VELTRONl
Sergio Puggelli scrive:
Caro Walter
Mi accingo a scriverti alcune riflessioni, poiché stai iniziando un percorso politico molto importante sia per la nostra generazione sia per quelle future poiché esse stanno scontando i gravi errori socio politici fatti nel passato.
Pensa che io, non per piaggeria, votai te quando eri in corsa per la segreteria che secondo me D’Alema scippò, quindi credevo allora e adesso nella tua onestà intellettuale e la capacità di dare un segno corretto e di speranza alle giovani generazioni e a quelle che come me si sono disaffezionate per le continue ingiustizie, subite, che sono state fatte da compagni poco lungimiranti e che credevano solo nella professione di politico per il lauto stipendio.
Ho letto il libro La Casta, non mi sono meravigliato più di tanto poiché in Prato esisteva ancor più ancorata di quella descritta e ormai da oltre dieci anni i soliti nomi giocano ai quattro cantoni passandosi poltrone ben remunerate, sono essi TUTTOLOGI?
Non voglio descrivere il mio curriculum politico, professionale e sociale poiché non basterebbero pochi minuti, ma una cosa voglio rilevarla che in politica, perlomeno a Prato, le capacità, la lungimiranza, l’onestà, la correttezza, la predisposizione ed ascoltare riflettere e rispondere perlomeno nel mio caso non è stata accettata, correvo troppo e davo disturbo ai soliti camaleonti.
Adesso la segreteria è stata affidata ad alcuni giovani che stimo e di cui ho fiducia estrema, Benedetta Squitteri e Citarella Emiliano, ma credo che essi debbono lottare con il grosso pachiderma che farà di tutto per non cedere i privilegi ottenuti.
Caro Walter per l’ultima volta cerco di ridare fiducia alla politica, se il buon di si vede dal mattino, ci sono molte nubi all’orizzonte, ma per debellarle, secondo me necessita azzerare la vecchia nomenclatura quella che ha fatto diventare la politica non una filosofia ideale e d’interesse sociale e nazionale, ma una nicchia di persone che riconoscono solo il proprio opportunismo e interesse economico.
Ho fatto parte del correntone poiché credo che la filosofia di sinistra non debba essere perduta rimango nel nuovo partito per dare, se mi è consentito, la mia esperienza e capacità, spero di non essermi sbagliato nella scelta poiché, venendo dalla democrazia cristiana lasciata trenta anni fa non vorrei ritrovarmi di nuovo con persone che sono più conservatori che riformisti.
Non voglio dilungarmi oltre e gradirei una tua risposta, un ultima richiesta non abbandonare questi giovani pratesi che sono la risorsa positiva di tutta una negatività che è emersa in questi ultimi anni, se ti fa piacere conoscere il libro scritto ancor prima della Casta lo invio, ti saluto e ti auguro di essere sempre l’uomo che hai dimostrato nel tempo, solo cosi i giovani si riavvicinano alla politica ed a questi sono da affiancare i meno giovani che hanno ancora ideali sani.
Sergio Puggelli Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato
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