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lunedì 17 novembre 2008

ANCORA MALUMORI NEL PD PRATESE


Da La Nazione del 17/11/08


«Vogliamo primarie vere E più partecipazione»


Al circolo Tintori tra la base Pd: monta la protesta . NON È UN MAL di pancia passeggero: la base del partito democratico accusa una malessere che sta diventando sempre più diffuso e radicato. Soffre della mancata partecipazione alla condivisione delle scelte che devono arrivare sì dal vertice, ma «devono essere quantomeno conosciute e dibattute con la nostra gente» ha detto in via Tintori una pensionata, tessera del Pci nel cassettone vicino alle gioie di una vita, e quella del Pd appena appena firmata.

Vuole contare lei come gli altri «compagni e amici» ma «non scriva di più perché adesso non siamo stati proprio considerati dalla segreteria giovane, giovane del nostro partito» continua la battagliera signora del centro storico poco prima che alle 22 di giovedì inizi la riunione del circolo Tintori, uno delle roccaforti del dibattito e delle idee.

E anche delle critiche perché «noi qui del centro siamo spiriti liberi, senza interessi e poltrone da difendere e quando c’è da dire le cose le diciamo chiare, forti e volentieri perché vogliamo bene al nostro partito anche se è ridotto malino, come dice il famoso sondaggio» continua la ’compagna’ pensionata. Lei ha preso posto nella sala del circolo con anticipo perché non voleva perdersi nemmeno una parola del dibattito. Piano piano il circolo si è riempito di piediessini «con tanta voglia di parlare e discutere perché sembra che il nostro partito invece che di confrontarsi ci voglia tagliare la lingua» ha detto un ’compagno’ di ritorno. Con il popolo Pd del centro anche Beatrice Magnolfi ministro ombra del governo Veltroni, Bruno Ferranti della direzione Pd pratese, Luciano Bartolotti consigliere comunale Pd, Enrico Giardi, assessore, l’avvocato Tomada fresco di tessera democratica, Fabio Caregnato consigliere comunale Pd e tanti altri militanti tra cui quelli che sgobbano alla festa dell’Unità o che hanno fatto le campagne elettorali porta a porta e ora «nonostante tutto» dice una quarantenne compagna d’amor dalemiano, «stiamo facendo tesseramento». Sul banco degli «imputati», in rappresentanza della segreteria, Emiliano Citarella, responsabile dell’organizzazione del Pd pratese. Non sono mancati momenti particolarmente ’caldi’ con una raffica di interventi critici ben oltre la mezzanotte. In tutto in platea una sessantina di persone arrabbiate per le scelte finora fatte («decapitazione» di Romagnoli e Logli), del mezzo adottato per far fuori sindaco e presidente della Provinia (sondaggio «di cui non si conoscono ancora i contenuti» è stato sottolineato in più interventi) e del metodo («scelte senza dibattito, conosciute dalla base a cose fatte»). Ma l’aspetto che maggiormente è stato messo in evidenza dai «compagni del Tintori» è la mancata partecipazione dell’assemblea alla «impopolare decisione assunta dalla segreteria di non ricandidare Romagnoli e Logli». La base Pd del centro storico ha ribadito a più voci «la volontà di continuare nel lavoro fatto da questa amministrazione» arrivando «all’individuazione dei nuovi candidati con primarie di partito». «Non dateci quelle di coalizione con i giochi già fatti perché lo scollamento aumenterebbe ulteriormente» sono stati i commenti fuori dalla sede del circolo a dibattito finito. «Le primarie di partito devono essere libere e aperte a tutti: un’occasione per discutere dei problemi e dello sviluppo della città partendo dai programmi».


Citarella è finito più volte «all’angolo» incalzato dai colpi dei compagni. Ha tentato di spiegare anche con tanti «sì, ma», ha passato spesso la palla delle scelte a livello regionale, ma ha ricevuto solo mugugni: «Non è che spostando la responsabilità si risolvono i problemi» gli hanno rinfacciato al Tintori.

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