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lunedì 22 dicembre 2008

CAOS POLITICO PRATESE

da il Tirreno del 21/12/08

Elezioni, il grande caos della politica Il Pd arranca, tensioni nel Pdl, le liste civiche nascono come funghi


Sono quattordici le sigle sulla scena politica. Tutti gli intrecci e le prove di alleanza possibili
PRATO. Tutto in movimento, tutto complicato. E’ lo scenario politico pratese che soprattutto a sinistra, a livello locale come a livello nazionale, stenta a individuare una propria convincente linea. Di conseguenza le liste civiche si moltiplicano e le alleanze che dovrebbero fondarsi sui programmi faticano.
Apparentemente più sereno il quadro nel centrodestra, impegnato in un furioso balletto di nomi di possibili candidati alle future amministrative che però risente, anche nell’individuazione dei papabili alla corsa elettorale, delle tensioni interne a Forza Italia e tra gli azzurri e Alleanza nazionale. Prima conseguenza di uno scenario politico caotico è il moltiplicarsi di sigle, liste, partiti più o meno legati da patti attuali o futuri. Ad oggi sulla scena ce ne sono quattordici.

La casa madre Pd arranca. Lo fa da mesi. Arranca verso assemblee sempre rinviate, verso primarie di coalizione sulle quali scrivere nuove regole ancora tutte da decidere (da statuto si voterà per le primarie il 1º febbraio, dopo la pausa natalizia resteranno solo una ventina di giorni utili per la campagna elettorale); arranca verso un accordo unitario che sfugge. Ha trovato la quadra su un nome, quello di Paolo Abati sindaco, ma gli è sfuggita di mano la situazione in Provincia con il nodo Melighetti sempre aperto. In sintesi, cinque candidati pronti a correre. Tre al Comune: Abati, Massimo Carlesi che può risultare molto insidioso per il voto cattolico e degli scontenti (tanti) e Giuseppe Gregori che può rappresentare un ostacolo alla performance finale di Abati per il voto di cordata. Due in Provincia: Gabriella Melighetti, che resiste nonostante le pressioni a fare un passo indietro e Daniele Panerati, pronto ad andare alla conta. Prove di alleanza nel centrosinistra vengono fatte con la Sinistra, galassia dei partiti extraparlamentari (Prc, Pdci, Verdi, Sd), con Idv che pare, dopo tanti “no grazie”, disponibile alla coalizione e con i Socialisti. Riusciranno a trovare alcuni temi forti da condividere e da portare - prima o poi capiterà - tra la gente? Nel gruppetto delle sigle alleate c’è anche la Lista Taiti del consigliere comunale Massimo Taiti che ha già stretto un patto di ferro con il Pd. Ma l’intreccio a sinistra non finisce qui. C’è la grande incognita del polo civico, una quindicina di comitati e alcune associazioni che cercano, anche loro, una via comune. Se il patto verrà siglato scenderanno in pista con una rosa di candidati che nulla avranno a che vedere con il mondo della politica.Più spostata al centro l’iniziativa di un ex assessore (ex da pochi giorni) Aldo Milone che a breve ufficializzerà la propria lista civica Prato libera e sicura alla cui testa correrà per sindaco. E siccome soli si sta bene ma in politica in due è meglio, sono in corso tentativi di dialogo con l’Udc di Roberto Caverni e la lista civica già fondata Prato prima che ha aperto anche alla coalizione di centrodestra il Popolo della libertà. Un’iniziativa che non è piaciuta ad alcuni “azzurri” con i quali Caverni è stato ai ferri corti per diversi anni.Il Pdl è alla ricerca spasmodica del candidato sindaco ideale: c’è chi lo vuole esponente dell’establishment, chi della società civile, in particolare del mondo imprenditoriale. La divergenza crea attrito. Ancora più forte perchè dai giochi si sente esclusa An alla quale potrebbe anche toccare la scelta dei nomi. Di fianco al Pdl sta la Lega Nord che esprimerà il suoi candidati e ancora più a destra, appunto La Destra. Attorno a loro sono già nate tre liste civiche: il Movimento dei giovani pratesi, moderati e appunto giovani, la lista Giovani e Famiglia dell’imprenditore Sandro Ciardi e La città per noi del notaio Giuseppe La Gamba.

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