da la Nazione del 28/05/09
Il 2 giugno arriva Berlusconi .Immigrati, protesta in Regione
E’ UFFICIALE: martedì 2 giugno per la prima volta a Prato arriverà Berlusconi. Il presidente del consiglio è atteso per il pomeriggio: la data, il luogo e le modalità della visita saranno definite nei dettagli nei prossimi giorni. E’ un altro segnale di come il Pdl stia facendo quadrato, per strappare una vittoria che sarebbe storica e che ritiene possibile. «E’ un imprenditore molto capace che sarà utile a Prato», aveva detto il premier martedì e ieri sera dal suo quartier generale è arrivata la conferma che martedì farà tappa in città.Intanto ieri una delegazione del Pdl capeggiata dal coordinatore provinciale Riccardo Mazzoni e composta anche dal capogruppo in Regione Alberto Magnolfi e dalla candidata presidente della Provincia Cristina Attucci ha organizzato un presidio davanti al consiglio regionale per protestare contro la nuova legge sugli immigrati voluta da Martini. «La legge — ha ribadito Mazzoni — rischia di essere un colpo mortale per Prato, che da 15 anni sta subendo le conseguenze di una politica dissennata di immigrazione selvaggia. La nascita del distretto clandestino cinese ha strozzato l’economia. La legalizzazione di fatto dell’immigrazione clandestina, fa spalancare le porte della regione a tutti i clandestini d’Europa. In fatto di integrazione Prato non ha nulla da imparare perché è una terra che ha sempre accolto tutti ma adesso la città è arrivata a un punto limite».Immediata è stata la replica di Fabrizio Mattei, vice capogruppo Pd in Regione: «L’unico colpo mortale per Prato — ha detto — è la totale assenza del Governo per le politiche di sostegno all’economia e al lavoro in questo momento di forte crisi. Nonostante le promesse e gli spot per Prato non si è mosso nessuno. La legge è invece un provvedimento giusto all’interno del quale sono previsti azioni e sostegno ai comuni e alle associazioni di volontariato impegnati in prima linea nella gestione dell’integrazione». In serata, un’ulteriore replica di Mazzoni. «All’ex sindaco della Prato cinese ricordo — ha dichiarato —: 1) che il governo Berlusconi ha creato un fondo da 20 miliardi per gli ammortizzatori sociali; 2) che da un anno, e per la prima volta, anche i lavoratori autonomi godono degli assegni familiari; 3) che, oltre agli incentivi ai consumi, il governo ha potenziato il fondo rotativo per le imprese; 4) che ha appena dato il via libera alla revisione degli studi di settore nei distretti in crisi; 5) che ha aperto un tavolo per Prato al ministero dello sviluppo economico che porterà a un accordo di programma, strumento che, al di là dei veleni della campagna elettorale, sarà di grande utilità per il distretto. A Mattei chiedo — ha concluso —: cos’ha fatto, da sindaco di Prato, per arginare l’immigrazione cinese e la concorrenza sleale?»
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