da il Tirreno del 17/02/09
Appello all’unità, il difficile arriva ora
Dopo la vittoria-choc Carlesi riconferma mini giunta e partecipazione
Costituirà un comitato elettorale “trasversale” Ribadito l’impegno a rinnovare la politica
PRATO. Massimo Carlesi, candidato unico del Partito democratico nella corsa a sindaco di giugno, il giorno dopo. Un giorno diviso a metà tra chi è tanto contento e chi lo è molto poco. Così com’è diviso il partito anche come collocazione spaziale. Nella nuova sede in via Cairoli, trasformata la notte del voto nel comitato elettorale, una parte sta a destra e l’altra a sinistra. I pochi sostenitori di Paolo Abati presenti, una parte minima della direzione, sono tutti vicini e tutti da un lato; i supporter di Carlesi, un po’ più numerosi, altrettanto, ma dal lato opposto. Sembrano due squadre che si fronteggiamo. Manca solo il fischio dell’arbitro.
Tocca a Carlesi, prima uscita ufficiale nel nuovo ruolo, il discorso ecumenico, avviare la lunga, faticosa marcia di riavvicinamento. «Le primarie portano per forza di cose a una personalizzazione e a momenti di attrito - dice - Ora bisogna ritrovare l’unità, il modo di lavorare assieme per vincere la scommessa di giugno». La linea è semplice: «Unità e serenità, ma soprattutto tanta umiltà per capire e per proporre».
Il viottolo pieno di curve da percorrere per riagganciare quella parte del partito scontenta del risultato elettorale, passa anche attraverso la costituzione di un comitato elettorale «che abbia tante articolazioni - spiega il candidato - tante rappresentanze anche a livello del territorio». Insomma nessuna notte dei lunghi coltelli, ma una sorta di camera di compensazione dove aprire il confronto politico. Non è un Carlesi diverso da quello dei quaranta giorni della tesissima campagna elettorale per le primarie: ringrazia Paolo Abati e Alessio Nincheri per le parole dette e gli auguri fatti immediatamente dopo l’elezione, conferma che gli assessori saranno otto per contenere i costi della politica, che l’impegno sarà quello di mettersi di fianco le migliori forze, non importa di quale schieramento («sono talmente tante che sarebbe assurdo ne indicassi solo una»), di tenere ben dritta la barra sul rinnovamento: una delle parole d’ordine della campagna elettorale. «La gente ce lo chiede - afferma Carlesi - chiede un altro modo di vedere e fare la politica. E questo bisogna fare ascoltando la base anche con coordinamenti a livello di periferia». Partecipazione, dunque. «Ci sono state critiche all’operato del partito e critiche alla giunta sui mancati rapporti con la città, ma io credo che i tanti incontri che ho fatto in queste settimane siano serviti per riavviare un rapporto. Ed è questo percorso che deve continuare». Anche per recuperare, nell’immediato, quei mille elettori che sono mancati rispetto alle primarie per Veltroni. E’ un dato che Carlesi ha sottolineato, con preoccupazione.
Ma oggi è ancora un giorno di festa - quella per l’elezione, aperta a tutta la città, sarà questa sera alle 21,30 all’Hotel Datini - e il candidato sindaco chiude con una battuta: «Cos’ho detto a mia moglie la sera prima del voto? Che per i segnali molto buoni che avevamo questa volta forse si rischiava di vincere».
Io invito tutti coloro che in questa campagna per le primarie hanno ritrovato la forza e la volontà per impegnarsi per il bene comune, ad iscriversi al PARTITO DEMOCRATICO. Questo è il momento di dare forza e vigore a questo progetto .-
Francesco Bartolomei
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