del 8/2/2008
A sei giorni dal voto per le primarie del PD non si trova nessuno che azzardi un qualche pronostico verosimile. Chi sostiene Paolo Abati, dopo qualche tortura, arriva a snocciolare qualche labile percentuale: vincerà Abati 55 a 40 (5 a Nincheri...). Ma, subito dopo, ti dice che molto dipende da variabili sconosciute: quale sarà il numero degli elettori; che tempo farà; quale altra azione esagerata farà Giacomelli da qui al 15 febbraio....I sostenitori di Massimo Carlesi sono assai più convinti della vittoria del loro candidato. E riferiscono di una grande partecipazione non solo e non tanto alle iniziative elettorali ma proprio alla campagna, porta porta, voto su voto, circolo su circolo, parrocchia su parrocchia, che stanno vedendo lievitare. Sicuramente è difficile formulare previsioni. L'unica che, forse, si può abbozzare è quella riferita alla quantità di cittadini che si recheranno, domenica prossima, alle urne dei democrats. Il 14 ottobre 2007, per segnare il trionfo di Walter Veltroni, si recarono alle urne 18.000 pratesi. Nelle ultime primarie svoltesi in Toscana il livello medio di partecipazione è salito di oltre il 30% rispetto all'ottobre 2007. Ebbene se questo incremento si verificasse anche domenica prossima a Prato, ovvero se si recassero ai seggi 24.000 cittadini, la vittoria di Paolo Abati dovrebbe essere certa. In caso contrario, ovvero se gli elettori si mantenessero intorno a 18/20.000 assisteremmo ad una lotta all'ultima scheda tra lui e Carlesi. Certo che il traguardo di 23/24.000 votanti sarebbe straordinario perchè vorrebbe dire che sarebbero andati a votare quasi la metà degli elettori del PD, IdV e della Sinistra Arcobaleno che, tutti insieme, ebbero il 14 aprile 2008 59.000 voti!! Comunque vada si può star certi che il dopo primarie sarà molto delicato da gestire per il PD, sia che vinca Carlesi, sia che vinca Abati. Se vince il presidente di Consiag, sarà inteso dagli elettori di Carlesi come conferma di intoccabilità della "casta" che lo ha appoggiato. E, per loro, sarà la conferma che anche la nuova amministrazione, ove Abati vincesse a giugno, non significherà quel cambiamento sul quale hanno scommesso credendo nell'impegno di Carlesi. Che, se risultasse vincitore, scatenerebbe ondate di panico fra tutti i grandi elettori di Abati, a cominciare da Antonello Giacomelli e dalla sua cerchia. Già in grave difficoltà a Firenze, dove, inopinatamente e ad insaputa del suo capocorrente nazionale Dario Franceschini, Giacomelli si è speso per la vittoria dell'antico dalemiano Michele Ventura.
A sei giorni dal voto per le primarie del PD non si trova nessuno che azzardi un qualche pronostico verosimile. Chi sostiene Paolo Abati, dopo qualche tortura, arriva a snocciolare qualche labile percentuale: vincerà Abati 55 a 40 (5 a Nincheri...). Ma, subito dopo, ti dice che molto dipende da variabili sconosciute: quale sarà il numero degli elettori; che tempo farà; quale altra azione esagerata farà Giacomelli da qui al 15 febbraio....I sostenitori di Massimo Carlesi sono assai più convinti della vittoria del loro candidato. E riferiscono di una grande partecipazione non solo e non tanto alle iniziative elettorali ma proprio alla campagna, porta porta, voto su voto, circolo su circolo, parrocchia su parrocchia, che stanno vedendo lievitare. Sicuramente è difficile formulare previsioni. L'unica che, forse, si può abbozzare è quella riferita alla quantità di cittadini che si recheranno, domenica prossima, alle urne dei democrats. Il 14 ottobre 2007, per segnare il trionfo di Walter Veltroni, si recarono alle urne 18.000 pratesi. Nelle ultime primarie svoltesi in Toscana il livello medio di partecipazione è salito di oltre il 30% rispetto all'ottobre 2007. Ebbene se questo incremento si verificasse anche domenica prossima a Prato, ovvero se si recassero ai seggi 24.000 cittadini, la vittoria di Paolo Abati dovrebbe essere certa. In caso contrario, ovvero se gli elettori si mantenessero intorno a 18/20.000 assisteremmo ad una lotta all'ultima scheda tra lui e Carlesi. Certo che il traguardo di 23/24.000 votanti sarebbe straordinario perchè vorrebbe dire che sarebbero andati a votare quasi la metà degli elettori del PD, IdV e della Sinistra Arcobaleno che, tutti insieme, ebbero il 14 aprile 2008 59.000 voti!! Comunque vada si può star certi che il dopo primarie sarà molto delicato da gestire per il PD, sia che vinca Carlesi, sia che vinca Abati. Se vince il presidente di Consiag, sarà inteso dagli elettori di Carlesi come conferma di intoccabilità della "casta" che lo ha appoggiato. E, per loro, sarà la conferma che anche la nuova amministrazione, ove Abati vincesse a giugno, non significherà quel cambiamento sul quale hanno scommesso credendo nell'impegno di Carlesi. Che, se risultasse vincitore, scatenerebbe ondate di panico fra tutti i grandi elettori di Abati, a cominciare da Antonello Giacomelli e dalla sua cerchia. Già in grave difficoltà a Firenze, dove, inopinatamente e ad insaputa del suo capocorrente nazionale Dario Franceschini, Giacomelli si è speso per la vittoria dell'antico dalemiano Michele Ventura.
Nessun commento:
Posta un commento