HO conosciuto Gabriella Melighetti, in occasione della campagna elettorale che portò alla prima elezione di Daniele Mannocci come presidente della Provincia: una persona molto schietta, franca e battagliera. Ha le caratteristiche secondo me per governare e fare le cose nel modo migliore. Avevo letto nei giorni scorsi che aveva le firme per candidarsi e che c’erano ostacoli da parte della Cgil, poi ho letto anche che avrebbe fatto un passo indietro, in qualche modo inchinandosi al volere del partito. Non ho nulla contro Lamberto Gestri, che neppure conosco. Credevo però che i giovani della direzione del partito portassero una ventata di vitalità, fatta di ideali e convinzioni, di persone cariche di questi valori, che il partito da molto tempo non riesce più a generare. E’ ormai ben noto che ognuno dalle sue poltrone spartisce le altre, secondo un vecchio criterio fatto di stipendi sicuri, senza preoccuparsi dei gravi problemi che questa città sta attraversando. Perché la città possa dare un suo contributo con il voto dovrebbero esserci più candidati: solo così i cittadini si potrebbero sentire più partecipi e andare a votare con spirito nuovo. Ho creduto nella nascita del nuovo Pd, ma ora mi sento presa in giro. Stando così le cose, il mio voto non lo darò.
Franca Scatizzi
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