10/01/2009 - Il candidato alle primarie di coalizione promosse dal Pd, che si terranno a meta' febbraio, illustra il proprio programma.
Ridurre i costi della politica, per recuperare risorse da impiegare in favore di esigenze primarie della citta', contrastare le forme di clientelismo e i personalismi, per ristabilire una partecipazione attiva degli abitanti nell'amministrazione della cosa pubblica. Queste alcune delle linee principali che caratterizzano il programma di Massimo Carlesi, ex assessore alla mobilita' del comune di Prato, candidato alla carica di sindaco nell'ambito delle primarie promosse dal Pd di Prato. Si terranno il 15 febbraio e saranno di coalizione, per cui la raccolta firme del candidato prosegue. 'In un periodo di crisi ormai strutturale - dice Carlesi -, dobbiamo mettere a disposizione di Prato risorse che possono essere recuperate dalla riduzione dei posti da assessore e negli enti. Questo permetterebbe di investire di piu' e subito nel sociale, nella scuola e nella cultura'. Carlesi e' convinto che Prato nel lavoro di basso livello sia perdente e che per questo occorra puntare sulla qualita' in tutti gli ambiti, sviluppando ad esempio la ricerca e l'innovazione, valorizzando l'arte e la cultura, per trovare forme diverse di ricchezza. Carlesi crede fermamente nella partecipazione attiva delle persone alle scelte politiche, in una logica di trasparenza, legalita' e moralita'. Niente clientelismi e lotta ai personalismi quindi. Per quanto riguarda la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il distretto, l'ex assessore ritiene che Prato debba essere posta al centro dell'attenzione dello Stato e della Regione. 'La riposta ai problemi di Prato non puo essere solo la Cassa integrazione - dice il candidato -, ma l'attivazione e il sostegno di idee forti, che potrebbero essere vagliate e promosse anche attraverso un'agenzia per lo sviluppo'. Sul fronte immigrazione, per Carlesi occorre rafforzare i controlli. 'Per far questo e per renderli piu' incisivi - dice - bisogna che siano rafforzati gli organici delle forze dell'ordine e delle istituzioni competenti nel settore. Prato e' una citta' accogliente, ma si deve basare su diritti e doveri'.
Ridurre i costi della politica, per recuperare risorse da impiegare in favore di esigenze primarie della citta', contrastare le forme di clientelismo e i personalismi, per ristabilire una partecipazione attiva degli abitanti nell'amministrazione della cosa pubblica. Queste alcune delle linee principali che caratterizzano il programma di Massimo Carlesi, ex assessore alla mobilita' del comune di Prato, candidato alla carica di sindaco nell'ambito delle primarie promosse dal Pd di Prato. Si terranno il 15 febbraio e saranno di coalizione, per cui la raccolta firme del candidato prosegue. 'In un periodo di crisi ormai strutturale - dice Carlesi -, dobbiamo mettere a disposizione di Prato risorse che possono essere recuperate dalla riduzione dei posti da assessore e negli enti. Questo permetterebbe di investire di piu' e subito nel sociale, nella scuola e nella cultura'. Carlesi e' convinto che Prato nel lavoro di basso livello sia perdente e che per questo occorra puntare sulla qualita' in tutti gli ambiti, sviluppando ad esempio la ricerca e l'innovazione, valorizzando l'arte e la cultura, per trovare forme diverse di ricchezza. Carlesi crede fermamente nella partecipazione attiva delle persone alle scelte politiche, in una logica di trasparenza, legalita' e moralita'. Niente clientelismi e lotta ai personalismi quindi. Per quanto riguarda la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il distretto, l'ex assessore ritiene che Prato debba essere posta al centro dell'attenzione dello Stato e della Regione. 'La riposta ai problemi di Prato non puo essere solo la Cassa integrazione - dice il candidato -, ma l'attivazione e il sostegno di idee forti, che potrebbero essere vagliate e promosse anche attraverso un'agenzia per lo sviluppo'. Sul fronte immigrazione, per Carlesi occorre rafforzare i controlli. 'Per far questo e per renderli piu' incisivi - dice - bisogna che siano rafforzati gli organici delle forze dell'ordine e delle istituzioni competenti nel settore. Prato e' una citta' accogliente, ma si deve basare su diritti e doveri'.
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