Sta entrando nel vivo la campagna elettorale per le primarie del PD (...... e della coalizione). Il fatto nuovo degli ultimi giorni è il vento caldo, di partecipazione e di entusiasmo, che sta accompagnando il candidato outsider Massimo Carlesi. I successi d'adesione al suo comitato elettorale ed ancora di più il continuo aumento dell'ascolto che Carlesi ottiene sia nell'ambito del PD che in città iniziano a preoccupare vivamente Paolo Abati e tutti i suoi potenti sostenitori. Che cominciano a mostrare segni di diffuso nervosismo, a cominciare dal principale sponsor del presidente Consiag, Antonello Giacomelli, come testimonia la sceneggiata di venerdì scorso alla presentazione del libro "Il Baratto". Per contrastare la marcia di Carlesi qualche piccolo cacicco di periferia non si perita a mettere in azione anche incredibili veti alla sua presenza solitaria nei vari Circoli Arci dei paesi della cintura pratese. E, parallelamente, molti esponenti democrats cominciano a chiedersi i motivi che vedono ergersi a dominus assoluto del partito un esponente di una corrente interna che non rappresenta più del 30% del PD pratese. Così come molti militanti riflettono sulla correttezza che sia egemone sulla classe dirigente del partito un'azienda pubblica come il Consiag nel cui CdA siedono il candidato sindaco ufficiale, la segretaria del PD, il segretario particolare di Antonello Giacomelli, Gianni Taccetti. E che, inoltre, con Lamberto Gestri, vede candidato alla presidenza della provincia, l'ex vicepresidente dell'azienda.
La coalizione di centrosinistra completa lo schieramento dei candidati con l'ufficializzazione di Alessio Nincheri al Comune e Michele Mezzacappa alla Provincia. Appare infine del tutto tramontata, per i veti di Giacomelli e di Abati, la partecipazione alla coalizione di centrosinistra della Lista Civica "Taiti per Prato" e dell'associazione radicaleLiber@MentePrato.
Sul fronte del PdL Roberto Cenni, presidente della Fondazione Cariprato e proprietario, tra l'altro di Sasch e Gommatex, sta sfogliando la margherita, indeciso se accettare o meno la candidatura a sindaco del centrodestra. Molto dipenderà dalle risposte che Cenni avrà in questi giorni da Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia ma anche, e soprattutto, potente banchiere locale, e dall'altra parte, dalle pressioni che Cenni sta subendo da esponenti autorevoli del centrosinistra pratese e fiorentino.
Subisce un brusco stop intanto il tentativo di costituire un "Polo Civico" alternativo sia al centrosinistra che al centrodestra messo in cantiere da diverse liste e comitati. Le diverse opzioni politiche, i divergenti orientamenti, i differenti protagonismi paiono aver messo in crisi il progetto.
La coalizione di centrosinistra completa lo schieramento dei candidati con l'ufficializzazione di Alessio Nincheri al Comune e Michele Mezzacappa alla Provincia. Appare infine del tutto tramontata, per i veti di Giacomelli e di Abati, la partecipazione alla coalizione di centrosinistra della Lista Civica "Taiti per Prato" e dell'associazione radicaleLiber@MentePrato.
Sul fronte del PdL Roberto Cenni, presidente della Fondazione Cariprato e proprietario, tra l'altro di Sasch e Gommatex, sta sfogliando la margherita, indeciso se accettare o meno la candidatura a sindaco del centrodestra. Molto dipenderà dalle risposte che Cenni avrà in questi giorni da Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia ma anche, e soprattutto, potente banchiere locale, e dall'altra parte, dalle pressioni che Cenni sta subendo da esponenti autorevoli del centrosinistra pratese e fiorentino.
Subisce un brusco stop intanto il tentativo di costituire un "Polo Civico" alternativo sia al centrosinistra che al centrodestra messo in cantiere da diverse liste e comitati. Le diverse opzioni politiche, i divergenti orientamenti, i differenti protagonismi paiono aver messo in crisi il progetto.
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