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mercoledì 31 ottobre 2007

Notizie dalle altre Circoscrizioni



Registriamo con piacere la costituzione dei gruppi unici in altre due Circoscrizioni Comunali:


Nella seduta del Consiglio della Circoscrizione Sud di Lunedi 29 Ottobre 2007 alle ore 21.00 i Consiglieri DS e Margherita sono confluiti nel gruppo Unico del Partito Democratico della Circoscrizione Sud.
Il Capogrutto designato è Paolo Falcini.

Alla Circoscrizione Ovest il 30Ottobre Francesco Rossetti è stato nominato coordinatore del nuovo P.D

Ad entrambi questi nuovi gruppi faccio i migliori auguri di buon lavoro in questo nuovo impegno per la città e non solo.

Francesco Bartolomei Il quartiere prato nord

sabato 27 ottobre 2007

Gruppo PD al consiglio di circoscrizione


Il consiglio nel quale sono state esaminate ed approvate le relazioni programmatiche della Circoscrizione Nord per l'anno 2008 ha ufficializzato la nascita del gruppo del PD. Dal mio punto di vista è un primo tassello per un partito che guardi al rinnovamento e non alla conservazione , che rompa con le vecchie logiche incrostate dei partiti e che favorisca la partecipazione di una cittadinanza attiva e che sia la migliore risposta all'antipolitica imperante in questo periodo.

Francesco Bartolomei Il quartiere Prato Nord

PRATO CITTA’ DI COMITATI ?


Riccardo Cammelli scrive:

Ho letto con interesse l’articolo di Francesco e i commenti dei visitatori, dunque non mi soffermo sui temi da loro affrontati. Vorrei cercare di rispondere però alla domanda, con alcune considerazioni, sul fatto che Prato sia oppure no una città di Comitati (il perché, grosso modo, è stato detto).

Comitati da sempre

Da un motore di ricerca su internet, digito la parola “comitato” e appaiono 15 milioni di voci sull’argomento. Scorro velocemente e vedo comitati di tutti i tipi, in tutte le parti d’Italia e del mondo.
Storicamente i comitati, siano essi spontanei o indotti da partiti e movimenti politici, ci sono sempre stati. Possiamo spostarci nel tempo e nello spazio per accorgerci che risulta un fenomeno antico, che ha acquisito man mano nuove forme e significati. Non serve qui farne la storia, piuttosto è utile rilevare che la crescente complessità sociale ha favorito il proliferare di comitati, che rispondono alle più svariate istanze, derivanti da tale complessità, e per questo in genere si connotano per la loro trasversalità politica e il loro interesse monotematico: dai comitati per la pace a quelli per l’ambiente, da quelli per cause civili a quelli delle vittime di stragi, incidenti, truffe, ecc., l’elenco è infinito. L’esempio più recente e più vicino a noi, del settembre scorso, è stato la marcia Agliana-Quarrata, che ha acquisito le sembianze di una marcia dei Comitati, in merito ai temi dell’ambiente e dello smaltimento dei rifiuti.

Un’ ipotesi sulla genesi pratese

Pur condividendo quanto affermato sul blog, vorrei aggiungere qualcosa. La risposta che fa riferimento all’immediato, o al “breve periodo”, sul perché dei comitati, è stata data: si punta il dito sull’incapacità dei politici (o la loro volontà) di “ascoltare”. Vorrei azzardare un’interpretazione che invece risponda alla domanda in riferimento al “medio-lungo periodo”, alla storia della città e alle sue trasformazioni.
Anzitutto Prato è nuova a tutto questo, perché sinora la politica riusciva a mediare e a “contenere” in sé molte delle istanze presenti e diffuse.
Il vecchio quadro di riferimento era il sistema distrettuale, con soggetti politici e istituzionali inseriti in uno schema di relazioni industriali “garante” della stabilità socio-economica della città. La mobilitazione cittadina, l’ascolto e l’accoglimento delle istanze avvenivano all’interno di questo schema, con partiti forti, strutturati e diffusi sul territorio. Il “patto non scritto” tra gli attori del distretto prevedeva, grosso modo, una sorta di spartizione alla maniera del “manuale Cencelli”, con i comunisti al governo della città, la piccola e media impresa come motore dell’economia, e l’area cattolica che si occupava (e si occupa tuttora) dell’area sociale e sanitaria. Tutto questo ha funzionato finché il sistema economico e quello istituzionale e partitico non sono entrati in crisi.
La Prato di oggi è in crisi e lo schema è saltato. Assieme alla crisi economica è giunta quella politica. A questo si è aggiunta una certa confusione di ruoli, con politici trasformatisi in attori economici e attori economici che si trasformano da produttivi in improduttivi (rendite, mercato immobiliare, ecc.). C’è anche da considerare che culturalmente e socialmente le nuove e meno nuove generazioni, compresa una buona fetta di popolazione immigrata, non rientrano nel vecchio schema, nelle vecchie appartenenze e nei vecchi “canali” di mediazione delle istanze. Sono così venuti a crearsi spazi politici e vuoti istituzionali riempiti dal malessere e dalla insofferenza di parti della cittadinanza. Siamo ancora alla ricerca di nuove coordinate politiche e sociali.
Si può allora dare brevemente uno spunto per una risposta alla domanda. Prato è città dei Comitati, ne più e né meno di tante altre città in cui risultano “inevase” o insoddisfatte le istanze, ed in cui si creano “vuoti” politici da riempire. Ciò appare banale e ripetitivo di quanto detto e scritto sinora, ma aggiungerei un'altra cosa.

Chi ascolta chi?

Spesso si è parlato della “capacità di ascolto” dei politici (o piuttosto della loro incapacità). Non so se l’affermazione sia completamente soddisfacente. A me pare che oltre alle dubbie capacità di ascolto ci sia anche una oggettiva “incapacità di risposta”, che ha a che fare con i mezzi e le risorse a disposizione della classe dirigente. E non solo dei politici.
Un esempio su tutti: la risposta degli imprenditori alla crisi del distretto è stata duplice: convogliare risorse e investimenti di capitali verso il mercato immobiliare interno e verso la produzione all’estero (la cosiddetta delocalizzazione). E’ questa la risposta giusta per la città, per il suo sviluppo, per l’occupazione? Di fronte a queste richieste sono stati “capaci di ascoltare”? Certamente no. Qui ha ragione Manuele Marigolli, che in una recente intervista ha denunciato l’assenza di referenti cittadini, assenza di classe dirigente imprenditoriale che guardi alla città, attori economici con i quali riprogettare il suo futuro.
Con un po’ di forzature e un buon grado di relativismo, mi verrebbe anche da chiedere quanto ciascuno di noi è “disposto all’ascolto”, posto che ascoltare e basta può essere facile, mentre cercare risposte può non esserlo. E concludo con una provocazione: a proposito di comitati, quanti di quelli che oggi per esempio manifestano in Italia contro l’impatto ambientale creato da eventuali inceneritori/termovalorizzatori e quant’altro, sono consumatori di beni prodotti da multinazionali devastatrici del pianeta? Hanno davvero fatto una valutazione del loro “impatto ambientale” personale, dello stile di vita e dei propri comportamenti “inquinanti”?
E allora, ci si deve domandare chi sia davvero “sordo” e incapace di ascoltare. La lista si allunga…….

Riccardo Cammelli

mercoledì 24 ottobre 2007

Sul reparto di psichiatria dell'ospedale di Prato


Leggendo il quotidiano, sul problema della salute mentale, mi sono reso conto di com’è ingombrante affrontare l’annosa situazione dei reparti di psichiatria negli ospedali ed in particolare quello di Prato, la visita fatta dal consigliere regionale di forza Italia Alberto Magnolfi non è la prima, ma una di una lunga serie fatta in tutti gli ospedali nazionali, e a tutt’oggi non è che le cose siano cambiate molto.

Ricordo, che da consigliere comunale sollevai il problema tredici anni fa e denunciai che i malati psichiatrici erano considerati di serie B.
Qualcuno s’infuriò per ciò che avevo detto, ma a distanza d’anni mi sono reso conto che niente è cambiato anzi, peggiorato.

Fabio Baldi, del tribunale dei diritti dei malati, più volte solleva il problema, ma è una voce nel deserto; è più facile per i politici, andare a trovare malati in corsie di degenza ben predisposte che in corsie fatiscenti e con malati che, avvolte mettono paura, ma anche i reparti di psichiatria sono luoghi integranti della sanità oppure appartengono ad altro?

I medici ed infermieri del reparto psichiatrico, sono persone preparate sia deontologicamente sia professionalmente e loro fanno il possibile per rendere meno gravoso il ricovero, ma il vero problema, è all’origine.
La vita esistenziale dell’uomo, ha subito delle grosse ferite, dovute ad una società malata di protagonismo e consumismo dove non c’è spazio per il valore umano che è sistematicamente calpestato.

I giovani hanno perso i punti di riferimento, d’identificazione, i valori, le morali, le famiglie non hanno più le certezze socio economiche, necessarie, per il vivere tranquilli, il disagio esistenziale si fa sempre più sentire.

Io credo che necessiti un lavoro di gruppo, di sinergie fra tutti gli operatori socio sanitari, i medici ottimi nel prescrivere i farmaci devono essere anche degli ottimi psicologi e qui occorrerebbe una verifica poiché mi risulta che non si soffermano più di tanto ad ascoltare i gridi e osservare i segnali d’allarme, il più delle volte prescrivono il farmaco e attendono gli esiti.

Il Ministero della sanità deve rivedere le procedure di prevenzione e secondo me, affiancare ad un medico uno psicologo psicoterapeuta in modo tale da dare un vero aiuto a coloro che lo richiedono.
La professionalità, la deontologia di tutte le figure socio sanitarie non è da denigrare ne demonizzare come avviene sistematicamente fatto, ma è giunta l’ora di collaborare per il bene dei malati, dei giovani, delle famiglie della popolazione tutta.

Ascoltare, riflettere, rispondere è un ottimo mixer per prevenire, se è attuato probabilmente qualche suicidio si potrebbe evitare e per quest’invito il tribunale dei diritti del malato, a continuare la battaglia poiché i malati mentali hanno necessità di spazi e luoghi confortevoli, rasserenanti dove la dolcezza e l’amore per le persone sono i primi farmaci e no i tuguri come prigioni.

Dr. Sergio Puggelli
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martedì 23 ottobre 2007

Circoscrizione Nord GRUPPO UNICO PARTITO DEMOCRATICO


Nella riunione di ieri sera dei gruppi di maggioranza è stato ratificato il gruppo del Partito Democratico della Circoscrizione Nord.
Da oggi si apre un nuovo capitolo che parte da una consolidata collaborazione fra gli ex gruppi DS e Margherita e che sicuramente sarà in grado rispondere alle esigenze dei cittadini del nostro territorio.

E' composto da 12 dei 20 componenti il Consiglio:

Marco Baldi, Mario Barbacci, Francesco Bartolomei ( capogruppo) , Mario Becchi, Lucia Corsetti, Pietro Lofaro, Alberto Manzan, Rossana Melani, Giovanni Moschiti, Angela Pecchioli, Antonio Romano,Gabriele Tesco.

Francesco Bartolomei Il quartiere Prato Nord Il quartiere Prato Nord


venerdì 19 ottobre 2007

26 Ottobre - CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE


ORDINE DEL GIORNO


1) Comunicazioni del Presidente;

2) Verbali della precedente seduta. Approvazione;

3) Variante allegato K (Edilizia sostenibile e sostenibilità ambientale. Criteri di progettazione e incentivi economici e urbanistici ) del Regolamento Edilizio del Comune di Prato. Parere;

4) Commissione Consiliare Lavori Pubblici. Dimissioni di un membro esterno. Presa d'atto e surrogazione;

5) Relazione Programmatica della Circoscrizione Prato Nord per la redazione del Bilancio di Previsione dell'esercizio 2008 e Pluriennale 2008-2010. Approvazione
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giovedì 18 ottobre 2007

Si riparte col progetto "ALTRI SENTIERI"


Il 29 Ottobre ha inizio una delle iniziative più importanti della Commissione Servizi Sociali della Circoscrizione Prato Nord ,il progetto “Altri Sentieri” che è dedicato ai ragazzi delle Scuole Medie e del Primo e Secondo anno delle Superiori. Tale iniziativa si pone l’obbiettivo ambizioso di creare un supporto efficace al lavoro svolto a scuola (con il recupero delle lezioni non capite, delle materie meno chiare), ma soprattutto quello di spiegare ai i ragazzi a gestire i propri impegni, stimolare interessi e favorire l'esperienze individuali, aiutarli a migliorare le loro proprie capacità.

In sostanza si vuol’intervenire nell'educazione e nello sviluppo dei ragazzi a vari livelli: intellettivo, organizzativo, psichico, relazionale, motorio, ecc.

La frequenza è:
• trisettimanale (Lun- Mer-Ven) per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado
• bisettimanale (Mar-Gio) per coloro che frequentano la scuola secondaria di secondo grado.

Il progetto si svolge in parte nei locali di Via Ciliani sulla Vella 29 ( scuole superiori) e nei locali della Biblioteca decentrata della Circoscrizione Nord ( scuole medie) . Vi consiglio di visitare il sito della Cooperativa Sentieri per avere ulteriori informazioni

Francesco Bartolomei Il quartiere Prato Nord
Il quartiere Prato NordIl quartiere Prato Nord


martedì 16 ottobre 2007

CASA DEL POPOLO DI COIANO Cultura e impegno sociale


In occasione del 50° dell’ARCI la CASA DEL POPOLO DI COIANO propone un vasto programma di iniziative culturali e di impegno sociale dal titolo appunto “IncontrARCI per capirsi”.



La manifestazione è stata divisa in quattro sezioni:

- APERITIVO CON ,incontri conviviali con personaggi e associazioni pratesi , con i quali i cittadini potranno confrontarsi, con inizio alle ore 17,30.

Sabato 20 Ottobre - Commemorazione di Antonio Gramsci con il prof. Salvatore Cingari dell’Università di Perugia .
Sabato 17 Novembre – Incontro di video-poesia con musica e lettura dei testo tratti dal libro “ Io sono il figlio del vento”di Marco MIchelini con l’autore e l’associazione IL Castello.
Sabato 1 Dicembre – Incontro con Gerardina Cardillo, presidente del Teatro Metastasio.

Sabato 15 Dicembre – Incontro con Adriano Benigni, presidente di ASM.

- MOSTRE
dal 3 al 20 Novembre collettiva di pittura a cura dell’associazione il Castello.
dal 24 Novembre al 18 Dicembre “Colore Caos e Creazione” di Fabrizio & Son.
Dal 22 Dicembre al 20 Gennaio retrospettiva personale di Gabriele Di Maio

- ATTIVITA’ GIOVANI
Martedì 13 Novembre Dibattito sulle tematiche giovanili della città a cura dell’associazione “Icchettai”.
Venerdì 14 Dicembre spettacolo teatrale ” I Care” sulla vita di Don Milani;

- RASSEGNA FILM D’AUTORE CON DIBATTITO
Mercoledì 31 Ottobre “ L’ Italia non è un paese povero” di Joris ivens.
Mercoledì 14 Novembre “Il mio paese “ di Daniele Vicari.
Mercoledì 21 Novembre “ Fare politica: cronache della toscana rossa 1982-2004” di Hugues La Paige.
Mercoledì 5 Dicembre “ Il vangelo secondo precario” di Stefano Obino.


Francesco Bartolomei Il Quartiere Prato Nord

lunedì 15 ottobre 2007

PD Record di affluenza


Affluenza inaspettata e sopra ogni previsione nei seggi pratesi per le primarie del Partito Democratico.

Essendo impegnato in prima persona al seggio di Santa Lucia ho percepito in modo inequivocabile una forte volontà di partecipazione dei cittadini, l'occasione è stata sfruttata per un confronto sincero e per esprimere il loro concetto di buona politica .
Chiedono quindi risposte a questa ventata di antipolitica che , è bene essere chiari, è alimentata da un cattivo modo di far politica, non approvano le risposte di Beppe Grillo ma ne condividono ibn parte le denuncie.

Chiedono unità, responsabilità e buon senso per gestire l'interesse generale, non capiscono continui litigi per tutelare a volte solo interessi particolari.

Inoltre si lamenta la carenza di decisione e la difficoltà dell'operato del governo nel portare avanti il programma a causa del continuo veto dei partiti più piccoli.

Ho notato molti giovani, stufi di essere una generazione low coast, precari a vita e senza copertura previdenziale, in una scala di valori si rimprovera al governo di fare 10 per i pensionandi (57 o 60enni) e di fare 1 per chi in pensione non ci andrà mai, e se ci andrà sarà a 70 anni con una pensione da fame.

Ebbene io mi associo ai cittadini e chiedo al Partito democratico di dare queste risposte, due grandi tradizioni si uniscono pronte ad abbandonare ciascuna una parte del proprio passato nell'ottica della governabilità e del futuro dei nostri figli, non si possono certo tradire queste aspettative, io cercherò di fare la mia parte....

Francesco Bartolomei

domenica 7 ottobre 2007

PRATO CITTA' DI COMITATI


E’ del tutto evidente che amministrare una città significa perseguire l’interesse generale ed adottare politiche in tal senso;

Quando tali politiche portano un danno vero o presunto ad una specifica zona molto spesso si assiste alla nascita di comitati che cercano di intervenire per modificare le scelte dell’amministrazione comunale adottate per quella zona stessa.

Alcuni di essi si occupano di tematiche complesse ( vedi inceneritore o Piazza Mercatale ) ed altri hanno un profilo più basso ( vedi deposito CAP ) , ed hanno la caratteristica fondamentale di tutelare interessi particolari della zona stessa.

Penso che le amministrazioni abbiano il compito di ascoltare,di valutare seriamente le proposte che vengono fatte ( avendo anche la capacità di mettere in discussione le proprie scelte quando serve ), ma poi di agire sempre con l’obbiettivo di tutela dell’interesse generale della collettività.

Quello che però mi preoccupa è il numero sempre crescente di questi comitati , ciò indica una disaffezione nei confronti delle normali forme di democrazia e più in generale una carenza di rappresentanza alla quale c’è necessità di dare delle risposte nuove, speriamo che il futuro Partito Democratico riesca in questo intento..

Vi elenco i nomi di alcuni dei comitati sorti a Prato:

Comitato di Casale, Comitato terra di nessuno , Comitato delle Badie, Comitato via Pomeria, Comitato Viaccia Verde, Comitato Piazza Mercatale, Comitato Etruschi contro l'amianto, Comitato per la Salute della Piana, ecc.

Francesco Bartolomei Il Quartiere Prato Nord

martedì 2 ottobre 2007

POLEMICHE TRA LE LISTE PRATESI


I principali candidati alla segreteria del futuro PD Walter Veltroni, Rosy Bindi ed Enrico Letta, sicuramente meritano tutta la mia stima in quanto persone concrete e propositive .

Alla prova dei fatti ognuno di loro ha dimostrato di essere all’altezza della situazione e spero che lo dimostrino anche in questa occasione, competendo lealmente pur nella differenziazione delle idee e dei progetti.

Quello che purtroppo non è alla loro altezza sono le polemiche locali fra le varie liste, vi voglio infatti segnalare un articolo comparso su Pratoblog con il quale i rappresentanti della lista che sostiene Rosy Bindi accusa i partiti locali di scarso rinnovamento nelle liste Veltroni e di avere inserito solo personalità dell'apparato.

Facendo parte della Direzione dei Ds ho apprezzato molto lo sforzo della segretaria in senso innovativo, non so se si potesse fare di più. Non entro nel merito dei singoli candidati, ci sono persone che stimo molto in entrambe le liste, ma quello che è certo che verificando le liste a sostegno di Rosy Bindi il numero dei politici navigati mi sembra che non manchi , verificate di persona.

COLLEGIO PRATO-MONTEMURLO COLLEGIO PRATO-CARMIGNANO

Francesco Bartolomei Il quartiere Prato Nord