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giovedì 27 settembre 2007

APPELLO ALL'UNIONE


Domani sulle colonne de l'Unità verrà pubblicato un appello di buon senso ai partiti dell'Unione. Sono però indignato del fatto che i nostri rappresentanti ( eletti in quanto portatori di responsabilità e di senso civico ), ci propongano uno spettacolo indecente e i cittadini siano costretti a richiamarli al dovere, così l'antipolitica avrà certamente terreno fertile

Ve lo propongo:

L'Unità rivolge un appello ai partiti dell'Unione affinché cessino le divisioni e i litigi che oltre a frantumare la maggioranza ledono l'immagine del governo allontanando numerosi elettori che a questa coalizione avevano dato fiducia.

Pur rispettando e conservando le legittime differenze sui vari interventi di governo, si deve dire basta a un modo di agire con il quale l'Unione fa solo del male a se stessa.
Un simile comportamento fa sì che l'attenzione dei cittadini e dei media sia tutta rivolta alle tensioni e ai litigi, lasciando in secondo piano, o addirittura nascondendo, la difficile azione di risanamento intrapresa dal governo Prodi, con il risultato paradossale di far ricadere solo sul centrosinistra il peso dell'antipolitica e di restituire consensi a quella destra che ha portato il Paese sull'orlo della bancarotta economica e morale.

Siete d'accordo con questo appello che verrà lanciato domani sulla prima pagina dell'Unità? E perché? Dite la vostra.

Francesco Bartolomei Il Quartiere Prato Nord

mercoledì 26 settembre 2007

Sulla manifestazione del 20 Ottobre


Michele Agostinelli scrive:

Il 20 Ottobre a Roma ci sarà la manifestazione sul welfare.

Vediamo di fare un po' di chiarezza su alcune cose.

Perché partecipare a questa manifestazione?
L'obiettivo è quello di dare una scossa a questo governo di centro-sinistra, che non ha ancora saputo o voluto dare risposte adeguate ai gravi problemi di carattere economico, sociale e politico che oggi abbiamo di fronte.
Sette le grandi questioni individuate nell'appello per il corteo: quella del lavoro - della sua dignità e della sua sicurezza - , quella sociale e quindi della redistribuzione della ricchezza, quella dei diritti civili e della laicità dello stato, quella della cittadinanza innanzitutto per i fratelli e le sorelle migranti, quella della pace, quella dell'ambiente e dei beni comuni e infine, quella della lotta a tutte le mafie.
Chi l'ha indetta?
La manifestazione è stata promossa dal Manifesto, da Liberazione e da 15 personalità della cultura e della politica del nostro Paese
Contro il governo?
Chi sostiene che si tratta di una manifestazione contro il governo, prima di aprir bocca dovrebbe leggere i contenuti sulla quale si basa.
Non stiamo parlando di una corteo contro, ma bensì a FAVORE, si, avete capito bene, a sostegno del programma elettorale dell'unione! Lo stesso che molti vogliono far finire nel dimenticatio. Si tratta di ribadire, sottolineare, portare all'attenzione del governo e dei cittadini, alcune tematiche che TUTTI i parlamentari dell'unione hanno sottoscritto presentandosi alle elezioni, il documento sul quale si basa (o meglio si dovrebbe basare) l'azione politica del nostro governo.

Ma veniamo alle cose concrete, ecco qui di seguito alcuni passaggi del programma elettorale dell'unione:
"Ad aggravare la frammentazione del mondo del lavoro è intervenuta la legge 'Maroni' (legge n. 30/2003)… Siamo contrari ai contenuti della legge 30… Per noi la forma normale di occupazione è il lavoro a tempo indeterminato, perché riteniamo che tutte le persone devono potersi costruirsi una prospettiva di vita e di lavoro serena" (161-162). "L'estensione della precarietà ha contribuito al peggioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro" (163).

Oltre alla manifestazione, ricordo a tutti di andare a votare alla consultazione dei lavoratori riguardo questo accordo che si terrà nei luoghi di lavoro.

Faccio notare ai più maliziosi che la data scelta per la consultazione è stata fissata (in fretta e furia) rigorosamente prima della manifestazione, chissà perché...

Per chi volesse partecipare alla manifestazione, a Prato stiamo organizzando degli autobus, per prenotazioni e informazioni potete consultare www.rifondazioneprato.it o telefonare allo 0574/30613.

venerdì 21 settembre 2007

POLITICI DISINFORMATI SU BEPPE GRILLO

Troppo spesso, anche all’interno del mio partito, sento difendere la classe politica dalle accuse che arrivano da Beppe Grillo in modo superficiale e non approfondito. Infatti lo si accusa di populismo. qualunquismo e di fare disinformazione.

Da attento fruitore di internet devo dire che ho trovato nel suo blog in merito ai vari argomenti trattati una miriade di documentazione a supporto da poter scaricare , commenti di persone autorevoli e competenti, link di riferimento, ecc.

Non sono quindi disposto ad accettare le critiche di chi, e sono troppi nella classe politica attuale, non ha dimestichezza con lo strumento internet e non riesce a percepirne una caratteristica importante, cioè che i fruitori del blog di Grillo sono persone” interessate ai problemi” , dalle statistiche risultano ” di cultura medio alta” e soprattutto si informano prima di esprimere un opinione.

Inoltre questo indica anche che l’età media della classe politica è elevata , ma non solo quella anagrafica, c’è infatti un divario tecnologico eccessivo , che porta due mondi a non comunicare.

Si possono condividere o meno le argomentazioni ma sicuramente non si può liquidare il fenomeno in modo semplicistico come ho sentito da alcuni in questi giorni , questo comportamento presume una carenza di analisi ed un modo superficiale di fare politica.

Certamente non sono d’accordo con questa impennata di antipolitica che fa di tutta l’erba un fascio senza distinguere il grano dalla zizzania.

Allo stesso tempo però capisco che è più giusto accanirsi con chi fa sì che questa si alimenti che con chi la denuncia, seppure con metodi che non condivido .

La buona politica deve emergere in risposta a tutto questo , spero che il Partito Democratico sia lo strumento per tutto ciò.


Francesco Bartolomei Il Quartiere prato Nord
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martedì 18 settembre 2007

Caro Prodi, le bugie hanno le gambe corte

Sergio Puggelli scrive:

Sono passati quasi due anni dalle elezioni politiche, i due poli si stanno preparando alla dura battaglia per acquisire consensi e per questo si alternano gli sproloqui privi di qualsiasi fondamento, l’importante è che essi siano coloriti e possano fare presa sull’elettore, ma non si sono accorti che attraverso il Grillo pensiero, i cittadini denunciano il malcontento verso tutta la classe politica.
In campagna elettorale tutti gli slogan sono permessi pur di convincere gli elettori a dare il proprio consenso al candidato, ma le bugie hanno le gambe corte, quindi basta attendere la verifica finale, e questa dirà ciò che è stato fatto.

Tutti i giorni sia dai mass media sia dalla pubblicità, si ascoltano e si leggono sempre i medesimi slogan vecchi e vetusti, ormai datati cui non crede più nessuno, che sono i figli delle comunicazioni fatte fin dall’avvento del Berlusconi pensiero.
Alla barzelletta “DIMINUIRE LE TASSE” si stanno aggiungendo altre, come quelle locali, provinciali e regionali, ma guarda strano non ci sono soldi per diminuirle, ma solo per aumentare stipendi da favola a coloro che occupano poltrone regionali e nazionali tutto passa sotto silenzio.

Noi cittadini, cosa ci rimane se non quello di snobbare i soliti politici che ormai da troppi anni ricoprono carche pubbliche e che con sicura arroganza di essere riconfermati umiliano i pensieri lungimiranti?

Le liste civiche che nascono come funghi ne sono la testimonianza e la storia insegna com’è finito l’impero romano cosi può finire l’impero di color che si ritengono intoccabili, la proposta delle due legislature c’è e va rafforzata per tutti gli eletti e non solo per pochi.

Credo che il ministro del tesoro, con la nuova finanziaria, abbia scoperto le carte e messo in evidenza il solito Pinocchio di turno che di bugie ne racconta tante e alla fine da come ci crede, non riesce a farne a meno e continua a raccontarle, uno dice di diminuire le tasse, l’altro dopo pochi minuti smentisce e intanto lo stipendio medio non è più sufficiente per sopravvivere.
Credo, che si sia arrivati alla spremitura più completa alla fine del mandato, possiamo votare chi ha dichiarato la verità, ma continuo a dubitare, una cosa è certa l’attuale governo ha ridato fiato al berlusconismo e i sondaggi lo dimostrano, ma la paura che più si affaccia è che troppi pensatori stanno urlando nelle piazze e quando tuona alla fine piove.

I soliti balzelli, fatti da tutti i governi che si sono succeduti, sono stati più volte ripetuti anche dall’attuale, le sigarette aumentano sapendo due cose che i fumatori non cesseranno mai di esserlo e che lo stato, grazie al monopolio guadagna enormi somme, per poi invitare a smettere, non è forse una barzelletta?
La benzina, la più cara d’Europa grazie alla tassa statale, gli studi di settore che devono aumentare quando la crisi che sta attraversando il nostro paese è a livelli insopportabili, e molti contribuenti chiudono i bilanci in forte diminuzione, le banche che adottano tassi non in linea con l’Europa, spese raddoppiate che passano in sordina come il controllo obbligatorio sulle auto ect.. dove si vuole arrivare?

E adesso i comuni, le province e le regioni con i tagli sono costretti ad aumentare tutto cio che è loro competenza per non tagliare servizi essenziali, se è questo diminuire le tasse vuol affermare che il mondo gira alla rovescia.

Sergio Puggelli comune di prato mappe prato
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24 SETTEMBRE - CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE


ORDINE DEL GIORNO


1) Comunicazioni del Presidente;

2) Verbali delle precedenti sedute. Approvazione;

3) Mozione presentata dal Gruppo consiliare di Alleanza Nazionale in merito alle problematiche connesse all'organizzazione dei servizi sanitari sul territorio;

4) Proposta divariante al regolamento Urbanistico sulla disciplina del recupero degli edifici produttivi . Parere;

5) Statuto Comunale. Artt. 46 - 47 e 48 e Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento del Difensore Civico. Modifica. Parere;

6) Piano di Recupero n° 172 P.G. 88960 del 29.12.2006 Via Bologna - Via Mugnaini. Parere;

7) Commissioni Consiliari Circoscrizionalli . Sostituzione di componenti;
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sabato 15 settembre 2007

LETTERA APERTA A WALTER VELTRONl


Sergio Puggelli scrive:

Caro Walter

Mi accingo a scriverti alcune riflessioni, poiché stai iniziando un percorso politico molto importante sia per la nostra generazione sia per quelle future poiché esse stanno scontando i gravi errori socio politici fatti nel passato.

Pensa che io, non per piaggeria, votai te quando eri in corsa per la segreteria che secondo me D’Alema scippò, quindi credevo allora e adesso nella tua onestà intellettuale e la capacità di dare un segno corretto e di speranza alle giovani generazioni e a quelle che come me si sono disaffezionate per le continue ingiustizie, subite, che sono state fatte da compagni poco lungimiranti e che credevano solo nella professione di politico per il lauto stipendio.

Ho letto il libro La Casta, non mi sono meravigliato più di tanto poiché in Prato esisteva ancor più ancorata di quella descritta e ormai da oltre dieci anni i soliti nomi giocano ai quattro cantoni passandosi poltrone ben remunerate, sono essi TUTTOLOGI?

Non voglio descrivere il mio curriculum politico, professionale e sociale poiché non basterebbero pochi minuti, ma una cosa voglio rilevarla che in politica, perlomeno a Prato, le capacità, la lungimiranza, l’onestà, la correttezza, la predisposizione ed ascoltare riflettere e rispondere perlomeno nel mio caso non è stata accettata, correvo troppo e davo disturbo ai soliti camaleonti.

Adesso la segreteria è stata affidata ad alcuni giovani che stimo e di cui ho fiducia estrema, Benedetta Squitteri e Citarella Emiliano, ma credo che essi debbono lottare con il grosso pachiderma che farà di tutto per non cedere i privilegi ottenuti.

Caro Walter per l’ultima volta cerco di ridare fiducia alla politica, se il buon di si vede dal mattino, ci sono molte nubi all’orizzonte, ma per debellarle, secondo me necessita azzerare la vecchia nomenclatura quella che ha fatto diventare la politica non una filosofia ideale e d’interesse sociale e nazionale, ma una nicchia di persone che riconoscono solo il proprio opportunismo e interesse economico.

Ho fatto parte del correntone poiché credo che la filosofia di sinistra non debba essere perduta rimango nel nuovo partito per dare, se mi è consentito, la mia esperienza e capacità, spero di non essermi sbagliato nella scelta poiché, venendo dalla democrazia cristiana lasciata trenta anni fa non vorrei ritrovarmi di nuovo con persone che sono più conservatori che riformisti.

Non voglio dilungarmi oltre e gradirei una tua risposta, un ultima richiesta non abbandonare questi giovani pratesi che sono la risorsa positiva di tutta una negatività che è emersa in questi ultimi anni, se ti fa piacere conoscere il libro scritto ancor prima della Casta lo invio, ti saluto e ti auguro di essere sempre l’uomo che hai dimostrato nel tempo, solo cosi i giovani si riavvicinano alla politica ed a questi sono da affiancare i meno giovani che hanno ancora ideali sani.

Sergio Puggelli
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martedì 11 settembre 2007

A PROPOSITO DI LAVAVETRI....


Riccardo Cammelli scrive:

Le decisioni prese in materia di sicurezza a Bologna e Firenze, quest’ultima in riferimenti ai lavavetri, hanno suscitato un notevole dibattito, che solleva molte questioni di merito e di metodo. Vorrei fare alcune considerazioni schematiche come spunti di riflessione.

IL RAPPORTO TRA AFFERMAZIONI DI PRINCIPIO E AZIONE DI GOVERNO

La prima obiezione che da più parti è stata sollevata a seguito dell’ordinanza fiorentina ha riguardato la distanza esistente tra il bagaglio di valori di cui si fa promotore il Centrosinistra e quello che in effetti produce in termini di azione e comportamento dei responsabili di governo locale e nazionale. Forzando molto con le semplificazioni, si possono individuare almeno 3 posizioni critiche verso le decisioni prese: a) la critica di ispirazione cristiano-sociale, dettata dalla dottrina sociale della Chiesa, per cui i Sindaci si sono scagliati contro gli "ultimi", emarginandoli ulteriormente; b) la critica di ispirazione socialista e comunista, dettata dalla critica al sistema neocapitalista, per cui gli sfruttati e gli emarginati del sistema capitalista sono ulteriormente emarginati e perseguiti dal sistema stesso; c) la critica della destra che vede i provvedimenti come contraddizioni politiche interne allo schieramento del Centrosinistra, e li giudica comunque insufficienti, secondo un’idea di radicale militarizzazione delle città.
Non c’è dubbio che le decisioni prese hanno a che fare con il rapporto tra i "cavalli di battaglia" dei progressisti (giustizia sociale, equità, coesistenza fra culture, solidarietà) e le sollecitazioni provenienti dalla realtà quotidiana, ovvero dalle istanze che richiedono una risposta. Dal punto di vista ideale e pratico il Centrosinistra deve sciogliere questi nodi, rimodulando il proprio rapporto tra affermazioni di principio, valori e azione pratica, poiché in questo "gioco" si inserisce il grande tema del rispetto delle leggi e delle regole, come diritto/dovere per tutti.


IL RAPPORTO TRA DISCUSSIONE E DECISIONE
Tradizionalmente, di fronte ad un problema, a sinistra si è sempre preferito (meglio così) la discussione e l’analisi prima di prendere una decisione, a differenza della rapidità demagogica e sbrigativa con cui la destra ha dimostrato di intervenire. La politica però, e in particolare l’azione di governo, ha bisogno di produrre decisioni, azioni, risultati,. Su quelle si basa il giudizio dei cittadini verso gli amministratori. L’intervista rilasciata dai sindaci Domenici e Cofferati su La Nazione della settimana scorsa riflette questa necessità. I due sindaci mettono in luce i problemi che si trovano ad affrontare e toccano almeno tre punti su cui chiedono chiarezza da parte dei partiti che li sostengono: a) il tema della sicurezza e delle regole; b) la necessità di rispondere per tempo e con efficienza a problemi reali, sentiti dai cittadini; c) di conseguenza al punto precedente, un diverso rapporto tra discussione e decisione, e cioè: la discussione e l’analisi dei fenomeni, i dibattiti e le riflessioni, per quanto interessanti e importanti, non devono prevalere sul momento dell’azione, e non devono impedire l’assunzione di decisioni e di risposte da dare ai cittadini.
Questi punti si possono estendere a tutti gli ambiti di intervento del governo locale e nazionale. Ambiente, salute, lavoro, ecc. necessitano senza dubbio di dibattiti ed analisi, ma per quanto tempo si dovrebbe protrarre una discussione? E cosa succede quando la discussione diviene infinita ed impedisce le decisioni? E se chi è stato eletto per decidere non prende decisioni, come viene valutata la sua azione di governo?
In ogni caso, fermo restando che gli amministratori sono tenuti a prendere decisioni, la risposta offerta a Firenze riguarda solo una parte del fenomeno più ampio dello sfruttamento di queste persone. Servono azioni concertate tra i vari organi dello Stato per andare alla radice di problemi come questo. Il dovere dello Stato e delle amministrazioni locali è quello di non fermarsi al lavavetri, (che è la punta visibile dell’iceberg), bensì andare oltre, indagare, scovare e sgominare le reti e le organizzazioni criminali che imbastiscono traffici di merci e uomini, confiscare i proventi illeciti di tali traffici.

GLI STRUMENTI PER INTERVENIRE
In realtà la discussione su tutti questi temi rischia di essere anch’essa l’ennesimo dibattito che non ha vie d’uscita se non si dotano gli organi di governo locale di strumenti e risorse adeguate. Strumenti e risorse che dovrebbero provenire da: a) un adeguato apparato legislativo nazionale che supporta l’azione di governo locale; b) un diverso sistema di prelievo fiscale che dota le amministrazioni locali di nuove risorse.
L’esempio di Firenze mette in luce questi aspetti. Infatti, quando si prende in considerazione la proposta di regolarizzare lavavetri, venditori ambulanti sulle spiagge o nei mercati, e quant’altro, ci si scontra con un sistema di leggi che lo impedisce. Anzitutto si dovrebbe intervenire in tempi rapidi sul Testo Unico sull’immigrazione, modificandolo profondamente. Regolarizzare queste attività commerciali significa per prima cosa rendere regolare il soggiorno in Italia dei queste persone, e successivamente regolarizzare la loro posizione nei confronti di Camera di Commercio, Ministero delle Finanze, USL, ecc., e tutto quanto è necessario.
Anche ammettendo la possibilità di regolarizzare queste persone, si dovrebbe consentire una sorta di "sanatoria", che farebbe comodo a molti altri privi il permesso di soggiorno, per cui si scatenerebbe un meccanismo a catena che inevitabilmente attirerebbe migliaia di persone. Questo è solo un esempio, ma se ne potrebbero fare altri. Il tutto per dire che strumenti e risorse per affrontare un problema di amministrazione pubblica del territorio sono connessi ad azioni e interventi legislativi e finanziari di portata più vasta: leggi nazionali, politica fiscale decentrata, federalismo.

Riccardo Cammelli

lunedì 10 settembre 2007

FINALMENTE LA BIBLIOTECA RIAPRE


Finalmente dopo i lunghi lavori di ristrutturazione viene reso alla cittadinanza uno spazio culturale di prim'ordine, la biblioteca di Via Corridoni.

E' stata completamente rinnovata, sia negli arredi che nel patrimonio , ospita postazioni multimediali e uno scaffale multiculturale, strumento importante per l'integrazione.

La biblioteca dell'ex "quartiere 8" negli anni ha assolto in modo egregio non solo il suo compito principale, quello culturale, ma è stato luogo di aggregazione e socializzazione.

Sono convinto che le aspettative dei cittadini, dopo la lunga attesa, non saranno tradite.

L'inaugurazione si terrà Sabato 16 Settembre alle ore 10,00

Francesco Bartolomei - Il Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord Quartiere Prato Nord


giovedì 6 settembre 2007

ALBERI ALL'ESSELUNGA


A proposito del taglio degli alberi nel parcheggio dell'ESSELUNGA di Viale Galilei, mi piacerebbe capire se sono stati rispettati correttamente i dettami del regolamento del verde pubblico e privato approvato dal Comune di Prato.

In effetti, come mi ricordavo dal passaggio fatto in Circoscrizione, per poter tagliare alberi di quelle dimensioni e di quelle età ci sono criteri molto restrittivi, specialmente in zona a vincolo paesaggistico come quella. All'art.2 comma 3 inoltre si prevede che in zone vincolate i termini per l'espressione del parere da parte dell'Amministrazione Comunale in questo caso siano ancora più lunghi. In ogni caso sono convinto che, anche se si è operato in conformità al regolamento, si potessero risolvere i problemi di rigonfiamento dell'asfalto salvando questi poveri alberi, magari allargando le aiuole.

E' bene ricordare che il verde serve a ristorare l'anima delle persone e anche se in proprietà privata è un bene per tutta la collettività.

Francesco Bartolomei - Il Quartiere Prato Nord