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sabato 31 gennaio 2009

L'OCCHIO ELETTORALE

PDL verso la candidatura dell'On. Mazzoni, UDC con Abati?

Dal sito 0574 news

Sempre più pressanti le indiscrezioni sulle candidature a Sindaco dei partiti del centrodestra: mentre i vertici pratesi della Lega Nord attendono di definire la loro posizione politica in base alle direttive federali del coordinatore Roberto Calderoli, l’UDC ed il Popolo della Libertà si stanno muovendo per rintracciare candidati ed alleanze per le prossime Elezioni amministrative.

La partita più interessante e probabilmente di maggiore importanza politica è la scelta del nuovo sindaco di Prato, sulla quale si stanno riversando non solo gli appetiti tradizionali del Partito Democratico, ma soprattutto (e ciò rappresenta la novità di queste consultazioni) gli appetiti atavici del centrodestra.

L’UDC da un paio di giorni sta approfondendo l’ipotesi di accordo con il Partito Democratico, tanto che rappresenta più un problema parlarne in pubblico (come raccontato da 0574news). In base alle ultime notizie che vengono fatte filtrare dai centristi l’ipotesi di un collegamento col PD, vincolato al successo dato per certo di Paolo Abati alle Primarie, si baserebbe su una corsa solitaria al primo turno dell’UDC con candidato a sindaco il consigliere comunale Roberto Caverni (ex Forza Italia) ed un apparentamento al ballottaggio in cambio di qualche strapuntino, probabilmente un assessorato. Sull’altro fronte politico il PDL, dopo aver elaborato il lutto della rinuncia del patron di Sasch Roberto Cenni ha tenuto due riunioni distinte, una semipubblica di Forza Italia e una segreta (almeno nei propositi) di Alleanza Nazionale, che hanno fatto emergere una tesi comune: la necessità di una candidatura, capace di essere la diretta espressione delle segreterie di partito.

Fra i possibili nomi, oltre a quello elettoralmente sempreverde di Maurizio Bettazzi è spiccato nelle ultime ore quello del parlamentare di Prato Riccardo Mazzoni, politico e giornalista solidamente legato a quel Denis Verdini che sulle candidature locali avrà una competenza assoluta per il Popolo della Libertà.

Carlandrea Adam Poli

venerdì 30 gennaio 2009

CARNEVALE DI GALCETELLO 21a Edizione




OPINIONI DEI CANDIDATI SUL KEBAB

da La Nazione del 29/01/09
«Sì ai kebab in centro storico Ma solo di qualità e in regola»

Candidati a confronto dopo lo stop deciso dal Comune di Lucca

SE IL COMUNE di Lucca ha vietato in centro storico l’apertura di ristoranti, bar e fast food (kebab) «riconducibili ad etnie diverse» per cercare di «salvaguardare la tradizione culinaria e la tipicità architettonica, strutturale, culturale, storica e di arredo» della città, che cosa dovrebbe fare Prato? Il primo a chiederselo è stato il coordinatore comunale di Forza Italia Giorgio Silli, rispondendosi che anche qui ci sarebbe bisogno di un provvedimento simile. Un tema del genere, però, riguarda da vicino anche e soprattutto i tre candidati alla poltrona di sindaco che sono già scesi in campo, ovvero Aldo Milone per la lista «Prato libera & sicura», e i due candidati Pd alle primarie di coalizione del centrosinistra Massimo Carlesi e Paolo Abati. Che cosa faranno se dovessero succedere a Romagnoli? Basta il nuovo regolamento del commercio appena approvato (prevede nuovi standard di qualità ma non fa cenno alle tipologie di esercizio che possono o non possono stare in centro storico), oppure serve qualcosa di più incisivo?


IL PRIMO a rispondere è Milone: «Le norme approvate a Lucca non mi trovano del tutto contrario. Uno dei primi atti che farò in caso di elezione è la chiusura delle attività che causano il degrado e possono creare problemi di ordine pubblico. In centro storico bisogna mantenere soprattutto le attività del vecchio artigianato locale». Quindi via i kebab? «Non dico che devono sparire — precisa Milone — Qualche kebab in centro ci può essere, purché rispetti certi requisiti da stabilire con un regolamento apposito e solo in certe zone, ma in centro ci devono essere soprattutto negozi pratesi». L’ex assessore alla sicurezza non risparmia una critica alla giunta: «Il nuovo regolamento del commercio non è sufficiente, perché non sana l’esistente, non incide su attività come la pizzeria di via Magnolfi. Quel tipo di locali va chiuso».


ABATI INVECE, prima di tutto, punta il dito contro «una norma che sembra discriminatoria», ma anche lui si prepara ad usare il pugno duro: «Il punto vero è se ci sono locali che danno fastidio alla comunità oppure no — sottolinea — La priorità è far rispettare le regole: a Prato ci sono esercizi che andrebbero chiusi a prescindere dal prodotto che vendono e non dimentichiamo che anche quelli gestiti da italiani a volte creano difficoltà». Nel dettaglio Abati si dice «favorevole a regole che prevedano la chiusura dei locali che compromettono il normale vivere della città», apprezza il nuovo regolamento comunale perché ritiene fondamentali «il decoro dei negozi, la presenza di insegne in italiano e la qualità», ma riconosce che «le diverse tipologie di esercizi vanno distribuite bene per evitare assemblamenti».


PIÙ ESPLICITO il sì ai kebab di Carlesi, anche se il candidato non manca, come i suoi avversari, di vincolare il via libera al rispetto di norme sulla qualità commerciale e ambientale: «E’ difficile fare un’ordinanza selettiva, perché le ordinanze prima di tutto devono definire i criteri igienico sanitari e le regole da seguire. Scegliere quali esercizi possono stare in centro e quali no non è corretto, senza considerare che ci sono anche tanti cittadini che apprezzano altre cucine». Grande attenzione però sul fronte dei controlli: «Occorre essere molto determinati, semmai, nelle ordinanze che regolano la qualità e chiudere i locali che non rispettano le regole — aggiunge il candidato Pd — L’importante è stabilire le condizioni di partenza come fa il regolamento comunale. Per quanto mi riguarda, poi, mi preoccupano più gli internet point dei kebab, perché è più facile aggirare le normative».

mercoledì 28 gennaio 2009

APPELLO DI NINCHERI E MEZZACAPPA AI CANDIDATI

Codice etico, appello di Nincheri e Mezzacappa agli altri candidati
Riduzione dei costi della politica e della gestione delle società partecipate
Anagrafe patrimoniale degli eletti: una"Casa di Vetro" per i cittadini

Prato, martedì 27 gennaio 2009 -

Questione morale e politica, un binomio sempre più difficile non solo a livello nazionale. E a questo proposito Alessio Nincheri e Michele Mezzacappa, i due candidati in corsa per la Sinistra alle primarie del 15 febbraio, lanciano un appello agli altri avversari della coalizione per dire basta alla commistione di incarichi politici e di ruoli all'interno di aziende e consigli d'amministrazione a Prato.

La proposta è quella di proporre un'iniziativa pubblica congiunta agli altri candidati per promuovere un confronto a 360 gradi sull'istituzione di un codice etico nei luoghi della politica pratese.

Una maggiore trasparenza morale, insomma, per restituire fiducia ai cittadini, richiamando l'attenzione sulla necessità di una chiara suddivisione distinzione dei ruoli per ricostruire un rapporto etico tra cittadinanza e politica. Una priorità che per Alessio Nincheri (candidato a Sindaco) e Michele Mezzacappa (candidato per la presidenza della Provincia) si traduce nella richiesta una riforma dei costi delle società partecipate, con la riduzione degli stipendi e dei gettoni di presenza, così come per gli eletti nei consigli e per i ruoli esecutivi istituzionali. Inoltre Nincheri e Mezzacappa propongono la costituzione dell'anagrafe patrimoniale degli eletti e dei componenti di cda delle partecipate, insomma una vera e propria "Casa di Vetro" a disposizione dei cittadini.Anche perché, a fronte di una crisi che sta mettendo a dura prova l'economia del territorio, la parola d'ordine è risparmio a tutti i livelli. "Una risposta alle difficoltà che incontra il nostro distretto - affermano i due candidati della Sinistra – può essere quella di ridurre i costi fin troppo evidenti della politica e della gestione delle società partecipate. Su questo tema siamo pronti a incontrare gli altri candidati delle prossime primarie di coalizione che auspichiamo dimostrino la stessa sensibilità e attenzione".Ma cosa significa parlare concretamente ai cittadini di questione morale? "Un maggiore rigore nella spesa pubblica serve a liberare e investire più risorse per i servizi della collettività. Occorre – concludono Nincheri e Mezzacappa - rimettere al centro la questione morale come questione politica per colmare il distacco profondo con la collettività e per restituire autonomia alla politica".

PROPOSTE DI MASSIMO CARLESI

da la Nazione del 28/01/09«
Un’agenzia per sostenere l’innovazione»di MASSIMO CARLESI *


UN INSIEME di piccole e grandi azioni, promosse dal Comune possono contenere gli effetti della crisi. È impensabile che un Comune possa fronteggiare la globalizzazione, ma può aiutare le imprese e gli imprenditori che pensano di crearne di nuove a stare meglio sulla scena globale. Se sarò sindaco creeremo l’agenzia per lo sviluppo che dovrà reperire i capitali necessari a consentire innovazione e diversificazione produttiva e, al tempo stesso, la riqualificazione del personale. L’Agenzia sceglierà e finanzierà idee di imprenditori e ricercatori, sia pratesi sia intenzionati a creare occupazione a Prato.Per farla breve, una volta che un brevetto e/o un progetto saranno stati «promossi» dall’Agenzia, la produzione verrà finanziata, a patto che avvenga in città e che alla città porti lavoro e ricchezza. I finanziamenti potranno derivare anche da fondi strutturali e dalla partecipazione di investitori privati, banche e cittadini. Si pensa a creare un polo delle nanotecnologie e biotecnologie.A proposito d’innovazione, propongo anche un patto d’onore agli studenti universitari, sostenendoli negli studi in cambio della ricaduta delle loro competenze nei campi di tecnologie e applicazioni innovative, nelle imprese del distretto pratese: quelle tessili, chiamate e cimentarsi sul tessile tecnico e nella ricerca di nuove fibre, e quelle nuove finanziate dall’agenzia. Prato può inoltre divenire il centro di un altro distretto, vale a dire quello delle energie rinnovabili. I modi sono molti, compresa la sostituzione e integrazione dei tetti di molti stabilimenti, anche nei macrolotti industriali, con pannelli fotovoltaici. In tal modo, andremo a sostituire spesso anche vecchie coperture realizzate in cemento amianto.Ulteriori alternative che propongo sono il parco agricolo della piana e la filiera corta, il turismo enogastronomico e il polo espositivo-congressuale all’ex Banci che potrà assumere grande importanza, vista la posizione geografica di Prato, a patto di realizzare infrastrutture importanti come la metrotramvia

da il Tirreno del 28/01/09
«Rimettiamo le fontanelle: acqua gratis e depurata» Carlesi rilancia l’idea delle fonti pubbliche e insiste sul recupero dell’evasione

PRATO. Prende esempio da altri comuni, dove Publiacqua ha installato fontanelle pubbliche con annesso depuratore per rendere l’acqua più gradevole, e chiede che anche a Prato i consumatori che lo vogliono «possano tornare a utilizzare le cannelle dell’acqua, come una volta». Massimo Carlesi rileva che l’esperiemento delle piccole fonti urbane, del resto, ha ottenuto un bel successo da altre parti e, incontrando l’altro ieri un gruppo di esperti di risparmio energetico e consumo consapevole, si è detto d’accordo. Se sarà sindaco, avanzerà subito la richiesta. I cittadini potranno bere bene, gratis e a tutto vantaggio dell’ambiente visto che il consumo stesso delle acque minerali incide tanto sullo smog (quello prodotto dai camion che la trasportano) che sulla produzione di plastica e pur semplici imballaggi. «Le fontanelle andranno sistemate in punti strategici, in varie zone della città», ha detto Carlesi, aggiungendo che «per chi continuerà a voler acquistare l’acqua occorre tornare al vetro».
Concorrenza sleale e controlli. «Il Comune dovrà impegnarsi a fondo nel contrastare la concorrenza sleale da parte di numerose aziende, spesso gestite da cittadini stranieri, e indagare - anche con l’aiuto dell’Agenzia delle entrate - sull’evasione di chi apre e chiude continuamente, magari cambiando nome». Lo ha detto il candidato sindaco Pd, Massimo Carlesi, in un incontro nel quale si è parlato a lungo di sicurezza, legalità e, appunto, concorrenza sleale. Molte le domande e le risposte che riguardavano le aziende cinesi, benché l’operazione di recupero debba ovviamente essere estesa a tutti. «Sono in troppi a pagare i servizi, anche i più elementari, per tutti gli altri, evasori compresi», ha detto ancora Carlesi

martedì 27 gennaio 2009

GIORNO DELLA MEMORIA


Oggi martedì 27 gennaio, Giorno della memoria, alle 9.30 al cinema Terminale sarà presentata la pubblicazione “Lungo il filo della memoria”, che raccoglie gli elaborati prodotti nell’anno scolastico 2007/08 dai ragazzi delle classi terze delle medie Lippi e Don Bosco.

L'iniziativa è organizzata dalle Circoscrizioni nord ed ovest, in collaborazione con la Regione Toscana, l’Aned di Prato ed il Museo della Deportazione di Figline, per riflettere su deportazione e Shoah.

Leandro Innocenti di Radio Insieme condurrà la mattinata stimolando i partecipanti a riflettere e dibattere sull’argomento attraverso l’ausilio di filmati e l’ascolto di brani musicali. Interverranno Ambra Giorgi, presidente della V commissione consiliare “Attività culturali “ della Regione Toscana, Andrea Mazzoni, assessore alla Cultura e Politiche giovanili del Comune di Prato e Giancarlo Biagini, presidente di Aned–sezione di Prato

domenica 25 gennaio 2009

L'Handicap e' una sfida o una sfiga?


"Ma per voi l'handicap è una sfida o una sfiga?".
Gli studenti incontrano Elio e le Storie Tese al Teatro Politeama Pratese

All’interno dell’iniziativa “Fiabe e Cioccolata” promossa dall’associazione Il Geranio di Prato in collaborazione con l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza dell’USL 4, giovedì 12 febbraio alle ore 10,45 presso il Teatro Politeama Pratese in via Garibaldi, il gruppo “Elio e le Storie Tese” incontrerà gli studenti. I componenti della band saranno intervistati da Claudio Imprudente, Marco Armellini e Massimo Luconi "Ma per voi l'handicap è una sfida o una sfiga?", questo il titolo dell'intervista.
Sono invitati all'incontro gli studenti del Polo Universitario “Città di Prato”, le associazioni giovanili del "Pentolone", gli studenti delle scuole medie superiori, inferiori e primarie. Ha collaborato all’organizzazione dell’incontro l’Ufficio Scolastico Provinciale.

Per informazioni
www.ilgeranio.eu
info@ilgeranio.eu
335 5283717

venerdì 23 gennaio 2009

BEATRICE MAGNOLFI " Ecco perche' voto Carlesi"

da il Tirreno del 23/01/09
Magnolfi: «Ecco perché voto Carlesi»

Il ministro ombra Pd gli riconosce passione e sensibilità
Su Abati: «Lo stimo come amministratore» Su Milone: «Un errore farlo allontanare dal partito»


PRATO. La firma non l’ha messa in nessuna delle due liste di supporter dei candidati sindaci Massimo Carlesi e Paolo Abati. Perché Beatrice Magnolfi, ministro ombra Pd, ex sottosegretario del governo Prodi, protagonista sulla scena nazionale, è convinta che le candidature debbano venire dal basso.A votare alle prima certamente ci andrà. Chi ha intenzione di sostenere?«Abbiamo due ottimi candidati, due bravi amministratori che offrono tutte le garanzie. Ovviamente io, come tutti, ho le mie preferenze e guardo con molta simpatia alla candidatura di Massimo Carlesi e alla sfida che offre: dà la possibilità agli elettori di essere protagonisti nella scelta. Ed è proprio questo lo spirito del Pd: la promessa di un nuovo rapporto tra i cittadini e la politica».Cosa apprezza di Carlesi?«Il suo entusiasmo, la carica umana, il fatto che riesca a tenere insieme i progetti di sviluppo della città con l’attenzione alla vita quotidiana delle persone. Atteggiamenti entrambi importanti in un momento di crisi profonda come questo».Perché Paolo Abati no?«Ho stima anche di Abati, penso sia un ottimo amministratore. La mia, però, non è una scelta contro. Semplicemente penso che sia importante dare ai cittadini una competizione aperta ed equilibrata. E’ una bella cosa l’unità dei gruppi dirigenti purchè non diventi unanimismo.»Il rischio si è corso varie volte in questi ultimi tre mesi.«Sì. Avevamo di fronte una strada piuttosto difficile perché si doveva evitare la balcanizzazione e la frantumazione alla quale stiamo assistendo nella vicina Firenze ma al tempo stesso dovevamo evitare un risultato troppo blindato che non sarebbe stato coerente con la scelta fatta di discontinuità. Trovo estremamente positivo il fatto che sia tornata ai cittadini la possibilità di influire sulla scelta del candidato. Un altro aspetto che trovo fondamentale è che si tratti di due candidati Pd perché per un certo periodo si è rischiato che uno fosse l’uomo dell’apparato e l’altro del popolo».In Comune si può parlare di primarie vere ma in Provincia il candidato unico Pd è Lamberto Gestri che andrà alle primarie ma con il candidato della coalizione Michele Mezzacappa.«Credo che lo stesso tipo di esito sarebbe stato preferibile anche in Provincia. Lo dico non perché io non apprezzi il candidato, ma perché penso che la competizione avrebbe appassionato e coinvolto di più l’elettorato. Abbiamo detto tante volte che serviva discontinuità perché la città si era allontanata dalla politica, quindi oggi il nostro problema è quello di riavvicinare i cittadini alla politica e le primarie sono un buono strumento se gestite con l’equilibrio che mi sembra Prato dimostri».Che giudizio dà della candidatura Milone, ex assessore Pd che oggi corre da solo?«E’ uno degli errori che vedo nella gestione della crisi. Non so se sia stato fatto tutto il possibile, ma sarebbe stato meglio evitare il suo allontanamento dal partito».I candidati sindaci Pd avranno pari opportunità, secondo lei?«E’ fondamentale che il Pd le garantisca e consenta ai candidati di sviluppare al meglio il loro dialogo con gli elettori. E’ importante anche che la direzione si mantenga neutrale ma soprattutto è decisivo che chiunque vinca poi abbia il sostegno di tutti. Per quanto mi riguarda sarà senz’altro così».A proposito di crisi politica e della sua gestione. Il Sole 24 ore una settimana fa ha pubblicato un sondaggio nel quale Romagnoli e Logli sembravano tornati a percentuali di apprezzamento pari quasi a quelle che li hanno portati al governo di Comune e Provincia nel 2004. Un risultato ben diverso dall’indagine commissionata dal Pd di Prato.«Premetto che ho difficoltà a parlare del sondaggio del Pd perché, se ho ben capito, è stato detto che non esiste. Quindi sarebbe meglio parlare del non-sondaggio un po’ come il non-compleanno di Alice nel Paese delle Meraviglie. Comunque ho sempre detto di non credere alla politica dei sondaggi anche se penso che ormai facciano parte della cassetta degli attrezzi. La politica dei sondaggi ha grandi limiti, è uno strumento da usare con cautela e può avere esiti diversi a seconda della metodologia, dei momenti nel quale viene fatto e del panel coinvolto. Sono strumenti utili ma certo non possono sostitursi alla discussione».E la percentuale di consenso pubblicata dal Sole non l’ha stupita?«No, non sono stata stupita perché ho sempre pensato che Romagnoli e Logli siano stati un buon sindaco e un buon presidente della Provincia e proprio l’apprezzamento dei cittadini nei loro confronti, registrato dal quotidiano, spero possa averli ripagati anche moralmente. Per un amministratore non vedere apprezzato il proprio lavoro dal partito nel quale milita, è una brutta storia».Cosa consigli ai condidati sindaci?«Non hanno certamente bisogno del mio consiglio ma chiedo loro di guardare sempre e attentamente all’interesse generale. E’ una voce che rischia di essere flebile rispetto a quelle urlate degli interessi particolari ma bisogna saperla ascoltare».E cosa gli augura?«Di ritrovare la speranza, la voglia di lottare e di andare avanti anche sapendo che questa sarà una crisi complicata ma che alla fine ci potrebbe anche essere la possibilità, per questa città, di uscirne migliorata. Il nostro modello di sviluppo ci ha dato molto ma è anche costato molto. Mi auguro che dalle enormi difficoltà nelle quali le famiglie, le persone si dibattono, possa venire fuori una citta migliore, più vivibile e più moderna, capace di fare qual salto che tante città medie stanno facendo».Giudica temibile l’eventuale risultato del centrodestra?«No, da quella parte non ci sono nè uomini nè risposte giuste per questa città».Ritiene alto il rischio astensione?«C’è, ma credo sia dovuto soprattutto allo scenario nazionale. Credo che il partito, con queste ultime scelte, abbia fatto comunque un passo avanti per riappassionare i cittadini. E a loro mi appello: perché partecipare alle primarie e scgliere è importante e mi aspetto che i pratesi dimostrino voglia di contare e di esserci».

Cristina Orsini

giovedì 22 gennaio 2009

CANDIDATI DELLA SINISTRA PRATESE


Dal sito Toscana TV

22/01/2009 - Anche la Sinistra di Prato si prepara ad affrontare la sfida delle primarie in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Stamani sono stati presentati i suoi due gareggianti.

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TRENO DELLA MEMORIA - MUSEO DELLA DEPORTAZIONE


Dal sito Toscana tv

22/01/2009 - Per la realizzazione della prossima edizione del 'Treno della Memoria' e' stata importante la collaborazione fra la regione Toscana e la Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato.

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CARLESI- Grande successo a FIGLINE

Dal blog Liber@MentePrato, associazione radicale

Folla delle grandi occasioni ieri sera al Circolo 29 Martiri di Figline per l'incontro con il candidato sindaco alle primarie Massimo Carlesi. Oltre 100 persone hanno risposto all'invito di andare a sentire le proposte dell'ex assessore al Traffico.

Nella sala strapiena si sono visti, oltre a qualche esponente del Comitato elettorale di Carlesi, l'ex sindaco Lucarini; il vicepresidente della provincia Panerati; l'assessore Giovagnoli; la presidente della cooperativa Alice, Mara Bernocchi; Deanna Lastrucci Tozzi del Centro di Scienze Naturali; il regista e animatore culturale Roberto Carlesi; il direttore della Voce di Prato, Gianni Rossi.

Un pimpante e sicuro di vincere Massimo Carlesi ha raccontato ai presenti i punti principali del suo programma di sindaco. Rilancio dell'economia pratese puntando sulla diversificazione delle occasioni di lavoro oltre il tessile (meccanica, turismo congressuale, turismo culturale ecc.); estrema attenzione per le persone in difficoltà sociale ed economica; riduzione dei costi della politica (meno assessori, meno consiglieri d'amministrazione); trasparenza assoluta delle istituzioni e della politica. Con il suo stile bonario ed accattivante, usando parole semplici e comprensibili, da politico non appartenente alla "casta", Carlesi ha ribadito che o farà il sindaco oppure continuerà a fare il suo mestiere, direttore di una agenza di banca. Ottenendo un alto gradimento dai tantissimi cittadini e militanti presenti

DIALOGO FRA CARLESI E ITALIA DEI VALORI


DA "Il Tirreno" del 22/1/2009

mercoledì 21 gennaio 2009

SULLE PRIMARIE


Lucio La Manna scrive:

Una Riflessione sulle Primarie a Prato per la candidatura a Sindaco.

leggendo le note politiche sulla stampa locale ho rilevato alcune riflessioni di uno dei candidati del PD alle Primarie per la carica a Sindaco di Prato, Abati, che ricalcano in modo impressionante le proposte anticipate anzitutto nella Conferenza Stampa di presentazione della candidatura ma anche nei diversi incontri fin qui svoltisi da parte dell'altro candidato alla stessa carica sempre del PD, Massimo Carlesi.
Seguo la politica locale soprattutto attraverso la stampa ed in questi giorni ho trovato sorprendente le cronache degli incontri di Abati: sembra infatti che ripeta gli stessi argomenti con le identiche soluzioni già proposte dal Carlesi. È possibile che ciò sia dovuto all'appartenenza alla stessa forza politica ma da iscritto al PD pratese e da sostenitore anche di Massimo Carlesi, credo che sia buona norma proprio perchè appartenenti alla stessa forza politica, riconoscere da parte dell’Abati che si è fatto convincere dal "provvisorio" avversario su alcuni aspetti. Per quanto mi riguarda, rimane certo una distinzione profonda fra i due:l’Abati è il candidato prediletto del PD pratese (la campagna del PD è ufficialmente e praticamente condotta in un solo senso) mentre Carlesi è l'espressione, tollerata dalla Dirigenza PD (una sorta di figliuol prodigo), di un gruppo sempre più sostanzioso di cittadini che vogliono con lui veder anche cambiare in meglio i metodi e la sostanza del Partito Democratico.

Massimo Carlesi stasera a FIGLINE


Massimo Carlesi ha il piacere di invitare tutti i suoi sostenitori e tutti i concittadini che vorranno intervenire mercoledì 21 gennaio 2009 al Circolo ARCI "Ventinove Martiri"di Figline alle ore 21.15
Sarà una serata per approfondire le idee e le proposte e parlare insieme con il candidato alle primarie a Sindaco!

VIENI ANCHE TU! DIVENTA PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO! PARTECIPA PER DARE UNA SVOLTA ALLA POLITICA A PRATO!

martedì 20 gennaio 2009

PUNTO POLITICO DELL'ASSOCIAZIONE RADICALE

DAL BLOG Liber@MentePrato - Associazione Radicale


Sta entrando nel vivo la campagna elettorale per le primarie del PD (...... e della coalizione). Il fatto nuovo degli ultimi giorni è il vento caldo, di partecipazione e di entusiasmo, che sta accompagnando il candidato outsider Massimo Carlesi. I successi d'adesione al suo comitato elettorale ed ancora di più il continuo aumento dell'ascolto che Carlesi ottiene sia nell'ambito del PD che in città iniziano a preoccupare vivamente Paolo Abati e tutti i suoi potenti sostenitori. Che cominciano a mostrare segni di diffuso nervosismo, a cominciare dal principale sponsor del presidente Consiag, Antonello Giacomelli, come testimonia la sceneggiata di venerdì scorso alla presentazione del libro "Il Baratto". Per contrastare la marcia di Carlesi qualche piccolo cacicco di periferia non si perita a mettere in azione anche incredibili veti alla sua presenza solitaria nei vari Circoli Arci dei paesi della cintura pratese. E, parallelamente, molti esponenti democrats cominciano a chiedersi i motivi che vedono ergersi a dominus assoluto del partito un esponente di una corrente interna che non rappresenta più del 30% del PD pratese. Così come molti militanti riflettono sulla correttezza che sia egemone sulla classe dirigente del partito un'azienda pubblica come il Consiag nel cui CdA siedono il candidato sindaco ufficiale, la segretaria del PD, il segretario particolare di Antonello Giacomelli, Gianni Taccetti. E che, inoltre, con Lamberto Gestri, vede candidato alla presidenza della provincia, l'ex vicepresidente dell'azienda.
La coalizione di centrosinistra completa lo schieramento dei candidati con l'ufficializzazione di Alessio Nincheri al Comune e Michele Mezzacappa alla Provincia. Appare infine del tutto tramontata, per i veti di Giacomelli e di Abati, la partecipazione alla coalizione di centrosinistra della Lista Civica "Taiti per Prato" e dell'associazione radicaleLiber@MentePrato.
Sul fronte del PdL Roberto Cenni, presidente della Fondazione Cariprato e proprietario, tra l'altro di Sasch e Gommatex, sta sfogliando la margherita, indeciso se accettare o meno la candidatura a sindaco del centrodestra. Molto dipenderà dalle risposte che Cenni avrà in questi giorni da Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia ma anche, e soprattutto, potente banchiere locale, e dall'altra parte, dalle pressioni che Cenni sta subendo da esponenti autorevoli del centrosinistra pratese e fiorentino.
Subisce un brusco stop intanto il tentativo di costituire un "Polo Civico" alternativo sia al centrosinistra che al centrodestra messo in cantiere da diverse liste e comitati. Le diverse opzioni politiche, i divergenti orientamenti, i differenti protagonismi paiono aver messo in crisi il progetto.

lunedì 19 gennaio 2009

CARLESI A GALCIANA RILANCIA LA POLITICA DELLE FRAZIONI


da 0574news.it del 18 Gennaio

Di fronte ad una trentina di persone, che hanno sfidato la concomitanza con la Domenica e con l’orario tardo mattutino da Santissima Messa, Massimo Carlesi è intervenuto stamane al “Circolo ARCI” di Galciana per un nuovo incontro della sua campagna per le Primarie del 15 Febbraio, decisive per la scelta del candidato a sindaco del centrosinistra di Prato.
Carlesi dopo aver ricordato la ragione del suo ingresso in campo, a seguito di un pressante “invito da parte degli amici a candidarmi, nonostante pensassi che si fosse chiusa la mia parentesi politica”, ha ricordato il carattere di gravità dell’attuale crisi, acuta “come capita in una città ogni cento anni”. Una situazione di recessione economica talmente poco compresa a livello governativo, da far ipotizzare al candidato del Partito Democratico la necessità di “aprire una vertenza per Prato” e che è accompagnata dal venire meno della compattezza sociale, “la capacità di arrangiarsi nei paesi e nelle frazioni, che da sempre rappresenta il vero punto di forza della nostra città”.
L’attenzione verso le frazioni e le connesse realtà dei circoli sociali viene ribadita sia in chiave di appartenenza: “bisogna tornare ad essere contenti di abitare in una determinata frazione”- che sul piano politico -“se saltano i punti associativi si sfasciano i paesi, per questo dovremmo sostenere lo sviluppo della realtà dei circoli, facendoli diventare diretti interlocutori dell’amministrazione comunale”. Le frazioni come chiave di un possibile rilancio sociale, che su base economica deve essere accompagnato da un ritorno all’industria, all’artigianato con le biotecnologie e la ricerca per nuovi filati a fare da volano dello sviluppo. Una particolare attenzione è stata poi riservata verso il tema della sicurezza, descritta in termini di “guerra aperta contro le aziende cinesi, che non rispettano le regole”, situazione che non permette in questo momento di creare una Pratotrade per le imprese orientali, poiché “non si possono garantire zone franche, rispetto alle regole di una legale concorrenza”. Carlesi è intervenuto anche nel merito della questione della presenza militare a Prato, vero pomo della discordia per l’uscente giunta Romagnoli, scaturigine della rottura con l’allora assessore alla sicurezza Aldo Milone e causa di forti fibrillazioni nei rapporti politici fra il PD e la cittadinanza; per questo aspetto il candidato democratico, che in passato ha accumulato un’esperienza amministrativa come assessore con delega alla polizia municipale, si è posto in continuità con la scelta dell’attuale sindaco di non richiedere uomini e donne dell’esercito, poiché sono necessari “controlli qualificati, mediante più polizia, più carabinieri, più guardia di finanza” , in maniera tale da rendere concreto il progetto di fare di Prato una “città dei diritti e dei doveri”, dove possano vivere in equilibrio regole e solidarietà. Successivamente Carlesi è tornato sul significato del suo impegno politico, da intendersi come “un servizio alla città e non come una professione, un mestiere” ed in questa ottica si propone in caso di vittoria alle Primarie del 15 Febbraio ed alle Amministrative del prossimo 6-7 Giugno di tagliare i costi della politica, riducendo il numero dei nominati nelle partecipate, quello degli assessori ed i costi operativi della macchina comunale, proposte al centro delle polemiche degli ultimi giorni, poiché sospettate di scopiazzatura dal programma amministrativo presentato da Milone per la lista “Prato Libera & Sicura”. Da segnalare, infine, l’impegno per le realtà politiche dei consigli circoscrizionali, le quali attualmente “rischiano di diventare delle ripetizioni delle funzioni dei comuni” e che, ad avviso di Carlesi, in un prossimo futuro dovranno trasformarsi in un punto di risposta per le istanze dei cittadini, anche mediante l’istituzione di un “unico numero civico telefonico”.

INCONTRO DI PREVENZIONE SANITARIA






PER INFORMAZIONI:

0574/697749 CIRCOSCRIZIONE PRATO NORD

347/5808240 ASSOCIAZIONE R.BECHERONI


domenica 18 gennaio 2009

GRANDE SUCCESSO DI MASSIMO CARLESI A GIOCOLANDIA


Grande successo di partecipazione per l'iniziativa di Massimo Carlesi a GIOCOLANDIA, le richieste siano state superiori alla capienza del locale, oltre 300 persone sono riuscite a partecipare alla cena di finanziamento per il candidato sindaco per la competizione delle primarie pratesi.


Per tutti quelli che non hanno potuto partecipare ricordo alcuni eventi della prossima settimana:

DOMENICA 18 ore 10,30 - APERITIVO AL CIRCOLO ARCI DI GALCIANA; MERCOLEDI' 21 ore 21,15 - CIRCOLO ARCI VENTINOVE MARTIRI DI FIGLINE; GIOVEDI' 24 ore 21,15 - CIRCOLO ARCI "LA PIETA'"

venerdì 16 gennaio 2009

IL "CURATO" E IL "BIDELLATO"


DAL SITO PRATOBLOG
di Rosso Pratese

Prato, 15 gennaio 2009 - Non avevo intenzione di parlarne (sarà vero?!) ma l’altro giorno ho trovato un mio amico che ponendomi una questione mi ha fatto riflettere. Camminavo tranquillo per i fatti mia quando ecco arrivare il Trinci di Tobbiana che mi dice: «O Rosso, certo uno come te ha belle scelto tra i candidati a Sindaco del Partito Democratico, uno viene dalla tradizione Comunista l’altro da quella dei "forchettoni". Non ci vuole proprio tanta fantasia!».

Mentre se ne andava senza aspettare una risposta che dava per scontata, ho cominciato a pensare che non c’è niente di peggio per una persona che divenire prevedibile e scontato. Allora l’ho quasi rincorso per propinargli il mio pensiero non "previsto". E’ vero, il nome che porto non è certo figlio della tinteggiatura della capigliatura, né dal colore rubizzo del viso, viene da una storia di militanza politica vissuta e sofferta nel Partito Comunista prima e poi in tutti i suoi derivati, fino all’attuale oggetto misterioso definito PD.

Dopo la farsesca (mi sia permesso il termine) gestazione di queste primarie ecco partoriti i nomi dei candidati Abati e Carlesi . Il primo, cavallo di razza della scuderia politica nostrana con un pedigree di militanza e di gestione del potere di tutto rispetto, dalle pettinature crestute che rimanda il pensiero ad un immaginario tutto ornitologico. Il secondo proveniente da percorsi tutt’altro che laici con un faccione da curato di campagna e due guanciotte alla Cip e Ciop che ispirano pizzicotti da neonati fuori peso.

Ma non c’è niente da fare , la garanzia del cosi detto criterio di provenienza non mi tranquillizza per niente, perché di tradizione comunista nella storia del suddetto primo candidato c’è ben poco, se non le collocazioni che nel tempo ha avuto per le sue doti di giocatore di risiko politico. Niente a che vedere con i valori ideali, di disinteresse, di bene comune, di ricerca della giustizia sociale professata dall’antico partito di sinistra.


Anzi oggi credo sia proprio necessario rompere con chi si è appropriato, in questi decenni, di un eredità che è servita solo per giustificare le poltrone dove appoggiare il suo sedere e quello dei compagni-bidellati (n.b. per bidellato si intende il posto ricevuto dal politico di turno senza avere la minima attitudine o capacità di gestire lo stesso). Questo ho detto all’amico Trinci che se né andato un po’ interdetto ma con quell’espressione in viso un po’ turbata che denotava nuovi dubbi, ed oggi più che mai non c’è bisogno di certezze tranquillizzanti ma del coraggio della riflessione.

APPELLO AI LETTORI DEL BLOG

La corsa di Massimo Carlesi (candidato del centro-sinistra Sindaco di Prato) continua e vi faccio un appello:

CARI DEMOCRATICI ED ELETTORI DEL CENTRO-SINISTRA, CHE LEGGETE QUESTO BLOG VI INVITO SE AVETE AMICI, PARENTI O SEMPLICI CONOSCENTI A PRATO:


  • SEGNALATE LORO LA POSSIBILITA', DOMENICA 15 DI FEBBRAIO, DI SCEGLIERE IL CANDIDATO A SINDACO DEL CENTRO-SINISTRA A PRATO,

  • FATE LORO IL NOME DI MASSIMO CARLESI,

  • INVITATELI A PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE CHE MASSIMO CARLESI FARA' IN QUESTI GIORNI A PRATO,

  • INVITATELI A CONOSCERE MASSIMO CARLESI E QUINDI POI DOMENICA 15 FEBBRAIO POTRANNO SCEGLIERE UNA PERSONA VALIDA ALLA GUIDA DI PRATO.

DIVENTA PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO! PARTECIPA AI DIBATTITI, VIENI ALLE PRIMARIE DEL 15 FEBBRAIO;

PER DARE UNA SVOLTA ALLA POLITICA A PRATO!

GIACOMELLI ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE QUARTA FASE

Da " La Nazione" del 16 Gennaio


ABBIAMO UN SOGNO - 2A PARTE

Giuseppe Maddaluno scrive:

Quelli che pensano di essere gli unici rappresentanti della Politica del PD a Prato hanno perso in questi ultimi anni il contatto con la realtà. Sono stati condizionati da un modo vecchio di fare Politica nel quale un ruolo di primo piano hanno avuto vecchi oligarchi che ritengono di poter muovere i fili della Politica rimanendo quasi sempre dietro le quinte e negando ipocritamente anche sulla Stampa la loro funzione.

Ho espresso sinteticamente (non posso e non voglio annoiare i miei interlocutori su Facebook) il mio pensiero nella nota "ABBIAMO UN SOGNO".
Dove vivono questi "signori" che si dilettano anche di fare gli interpreti del mio pensiero? Quale gente frequentano?
Ieri sera a Mezzana, ma anche a Viaccia lunedì e mercoledì a Maliseti la gente esprime lo stesso concetto: abbiamo ripreso a sperare in un PD così come lo sognavamo dopo che Massimo Carlesi ha dato la sua disponibilità a rimettersi in gioco. E questo è avvenuto in un momento nel quale la Segreteria del PD aveva già deciso che il candidato del Pd sarebbe stato solo Abati e che le Primarie si sarebbero svolte in pratica con un candidato fortissimo e sicuro vincitore contro dei candidati di bandiera cui sarebbe andato poi il contentino di un Assessorato o di un posto da qualche parte (i soliti giochini).

Qualcuno ancora dice (spero davvero non lo pensi) che a decidere sia stata l'Assemblea provinciale. Ma vogliamo scherzare? C'è stata mai una vera occasione di dibattito in questi mesi? All'Assemblea è stata portata sempre qualcosa di preconfezionato. Il dibattito era blindato: anche nell'ultima Assemblea la scelta "generosa" di dare a Massimo Carlesi la possibilità di partecipare alle Primarie di coalizione come candidato del PD è stata suggerita da una strategia che voleva evitare in ogni modo la raccolta delle firme perchè ciò avrebbe messo in evidente vantaggio Massimo.Ora, per chiudere, bisogna ricostituire l'unità del Partito. Grazie a Massimo TANTA GENTE CHE AVEVA PERSO LA SPERANZA TORNERA' A VOTARE, ma rimango convinto che una buona parte di questa gente parteciperà alle elezioni di giugno solo se il vincitore delle PRIMARIE sarà Massimo Carlesi.E' CHIARO? non ho invitato a non andare a votare. Ho constatato una realtà "diffusa" che evidentemente sfugge a tanti di coloro che invece AVREBBERO DOVUTO e DOVREBBERO ASCOLTARE UN PO' DI PIU' LA GENTE E NON RINCHIUDERSI NELLE STANZE AD ELABORARE I LORO POSIZIONAMENTI FUTURI.

giovedì 15 gennaio 2009

MASSIMO CARLESI A MEZZANA


Massimo Carlesi ha il piacere di invitare tutti i suoi sostenitori e tutti i concittadini che vorranno intervenire giovedì 15 gennaio 2009 al Circolo ARCI di Mezzana alle ore 21.15
Sarà una serata per approfondire le idee e le proposte e parlare insieme con il candidato alle primarie a Sindaco!

VIENI ANCHE TU! DIVENTA PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO! PARTECIPA PER DARE UNA SVOLTA ALLA POLITICA A PRATO!

AGGRESSIONE FASCISTA NELLA SEDE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA


Dal sito di Rifondazione Comunista di Prato

Oggi pomeriggio (ieri per chi legge), nella sede della federazione del prc di Prato, due naziskin sono entrati ed hanno picchiato un ragazzo dei collettivi degli studenti medi.
Il ragazzo è stato portato in ospedale con uno zigomo rotto.
Abbiamo subito provveduto a svolgere denuncia in questura.

Oltre alla gravità del gesto vi è anche quella del luogo dove è stato compiuto: dentro una sede di una forza democratica ed antifascista.


Per questa ragione è stata decisa l'organizzazione di un presidio in piazza del comune domani, a partire dalle ore 17.00 (chiediamo che siano portate le bandiere di tutte le organizzazione politiche e sociali che decideranno di partecipare) ed un'assemblea aperta a tutte le forze politiche e sociali alle ore 21.00 presso la sede del prc in via m.nistri 15 a prato. In tale occasione sarà proposto l'organizzazione di una manifestazione cittadina per sabato 24 gennaio prossimo.

Invitiamo tutte e tutti voi a partecipare alla mobilitazione di domani ed all'assemblea della sera.
La costruzione di un largo e plurale schieramento di forze democratiche è l'obiettivo che intendiamo perseguire per ribadire con forza e nettezza che Prato è una città antifascista e ricca di valori di convivenza civile come nella sua migliore tradizione storica.
Oggi più che mai ne abbiamo bisogno!

Sicuro della vostra partecipazione vi chiedo anche di diffondere l'informazione e di invitare quante più persone antifasciste e democratiche possibile.

Penso che sia molto importante partecipare a questo presidio, per affermare i valori dell'antifascismo ed il riaffacciarsi tra i giovani di una pensiero che afferma disvalori quali il fascismo, il nazismo, la xenofobia e lo spregio della democrazia .

Francesco

mercoledì 14 gennaio 2009

ABBIAMO UN SOGNO

GIUSEPPE MADDALUNO scrive:

Abbiamo un sogno:
un Partito Democratico che sappia davvero rinnovare i meccanismi della Politica.
Andateglielo a dire a coloro che con pervicacia detengono il potere che è ora di aprire davvero le porte. Diranno di averlo fatto ma la gente non è più così bischera da non aver "letto" nei fatti che le scelte sono state tutte gelosamente costruite all'interno di piccoli gruppi di potere.

Si legga la vicenda Abati fino a quando Carlesi non ha risposto positivamente alle nostre sollecitazioni; si legga l'allucinante vicenda Melighetti - Panerati - Gestri.
La gente capisce molto bene a che gioco si giochi: si tenga conto del fatto che non ci vuole un'intelligenza particolarmente brillante a comprendere che solo se MASSIMO CARLESI sarà il vincitore tante delle persone che conosciamo (pratichiamo, ebbene sì - è vero - cattive compagnie) andranno a votare. Ce lo dicono in tanti: e, per finire, mi rivolgo proprio alle leadership ed ai loro sostenitori.

AVETE FATTO UN SONDAGGIO PER SCOPRIRE LA REALTA' E MANDARE IMMERITATAMENTE A CASA ROMAGNOLI E LOGLI - FATENE UN ALTRO E SCOPRITE QUANTO HO APPENA FINITO DI DIRE.

BALLANDO INSIEME AL CIRCOLO FAVINI





Ecco il programma per i mesi di Gennaio e di Febbraio " BALLANDO INSIEME" organizzato dall'Associazione
CENTRO SOCIALE PRATO NORD



Per informazioni
338/3520731 333/4262613

martedì 13 gennaio 2009

MASSIMO CARLESI A MALISETI


Massimo Carlesi ha il piacere di invitare tutti i suoi sostenitori e tutti i concittadini che vorranno intervenire mercoledì 14 gennaio 2009 al Circolo ARCI Quinto Martini di Maliseti alle ore 21.15
Sarà una serata per approfondire le idee e le proposte e parlare insieme con il candidato alle primarie a Sindaco!

VIENI ANCHE TU! DIVENTA PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO! PARTECIPA PER DARE UNA SVOLTA ALLA POLITICA A PRATO!

SONDAGGIO SOLE 24 ORE PRATO

da il Tirreno del 13/01/09
Sorpresa, il sindaco se la cava» Il sondaggio del Sole “riabilita” Romagnoli e Logli

Il primo cittadino è al 52% e risale rispetto ai due anni precedenti Il presidente è al 53%


PRATO. Sorpresa. Arriva il sondaggio del Sole 24 Ore sul gradimento degli amministratori (“governance poll”) e ributta tutto all’aria. Contrordine compagni, Romagnoli e Logli non se la cavano affatto male, anzi, il sindaco è addirittura in recupero di consensi e ha quasi raggiunto la percentuale con cui era stato eletto nel 2004. E allora? Di cosa abbiamo parlato finora? Lo sfascio, la città in rivolta, la giunta allo sbando. E soprattutto torna in ballo il fantomatico sondaggio che non c’è, ma ha prodotto la defenestrazione di Romagnoli-Logli: avrà avuto davvero ragione quella rilevazione? Com’erano state poste le domande? In assenza di informazioni, resterà sempre un margine di perplessità e di dubbi con un sottofondo amaro di sospetti.Intanto bisogna ripartire dal consueto sondaggio pubblicato ieri dal Sole 24 Ore. Non che il sindaco Romagnoli e il presidente della Provincia facciano un figurone, ma certo la loro posizione non è per niente allarmante e mostra addirittura qualche segnale positivo. Il sindaco, ad esempio, è al 74º posto (ma le posizioni dipendono ovviamente dal punto di partenza, cioè dalla percentuale ottenuta al momento dell’elezione) con un consenso che si attesta al 52%. Dunque, con questa percentuale Romagnoli verrebbe rieletto al primo turno. In più il consenso nei confronti del sindaco appare in risalita (era al 49,5% nel 2006 e al 51% nel 2007) e si avvicina al 53% con cui venne eletto cinque anni fa. Per rimanere nei dintorni, va peggio al collega pistoiese Renzo Berti che scende al 51% dal 53,3 di partenza.Più o meno analogo l’andamento per il presidente della Provincia Massimo Logli che si piazza 66º con un consenso del 53% (partiva dal 55,1%, era sceso al 50,4% nel 2006 e risalito al 54,5% nel 2007).«Non mi stupisce - commenta Romagnoli - Già a luglio la rilevazione Ekma registrava una valutazione positiva degli elettori (sindaco al 53%, ndr)». E allora il sondaggio Pd? «Quale sondaggio...?», ribatte ironico il sindaco che da quell’orecchio finge di non sentire, limitandosi a rimandare alla lettera del 15 ottobre in cui annunciava di farsi da parte. «In quella lettera non ho parlato del sondaggio per giusitificare la mia scelta. Lì scrivevo che il Pd aveva perso il rapporto con la città, non c’era la percezione dei problemi. Mi hanno chiesto di non ricandidarmi e io ho accettato per dare una scossa al partito, per favorire uno scatto d’orgoglio. Bisognava ritrovare l’unità del gruppo dirigente, una strategia condivisa». E nemmeno sotto tortura ammetterà quello che di sicuro pensa: che ha lasciato perché si è sentito tradito dal Pd.Per il vicesindaco Roberto Bencini c’è poco da dire. I sondaggi, compresi quelli di partito e a maggior ragione quelli dei giornali, lasciano il tempo che trovano. «Non commento, perché a queste cose non ho mai creduto - dice - Senza contare che ogni sondaggio dà un certo risultato in base a come è fatto. Credo che valgano di più le parole delle persone. I sondaggi, in fondo, non si possono giudicare. Sennò - conclude - spiegatemi come conciliare la perdita di 50 posti sul Sole 24 Ore dell’altro giorno con il recupero di ieri del sindaco».Su una lunghezza d’onda assai vicina troviamo un altro membro di giunta. L’assessore Giuseppe Gregori premette che «bisognerebbe fare meno sondaggi e curarli di più». Sennò, è evidente che ci si possa trovare «di fronte a risultati che si contraddicono». A parte la perdita di 50 posti nel sondaggio del “Sole” di fine anno, per Gregori tanto il sondaggio del Pd che quello pubblicato ieri dallo stesso giornale «sono lo specchio della città». Nel senso che «Prato si conferma una realtà di centrosinistra. Può esserci il rischio di disaffezione al voto, ci sono sacche di scontento. Ma i guasti non sono stati fatti dall’amministrazione comunale - osserva - Derivano dalla situazione generale che si vive in città, con una crisi che non si conosceva da 50 anni a questa parte e che dura ormai da 7-8 anni». Non solo. «Anche i dati del partito confermavano che per la maggioranza delle persone interpellate il centrosinistra avrebbe vinto le elezioni amministrative».Impossibile invece avere commenti dalla segretaria del Pd Benedetta Squittieri. Il telefono è sempre staccato.