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mercoledì 23 luglio 2008

DECRETO 112




Il decreto legge 112 denominato "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", ma conosciuto come decreto-Brunetta, con la scusa dell’urgenza, in un solo colpo,senza nessun confronto con le parti sociali, elimina norme conquistatete in anni di trattative.

la cancellazione della legge 188 che si proponeva di contrastare i licenziamenti mascherati da dimissioni volontarie senza data, diventa il risarcimento in luogo dell'eliminazione di un diritto. Si consente di licenziare una persona saltando i vincoli dello Statuto dei lavoratori, attraverso l'abuso di potere di una lettera di dimissioni volontarie fatta firmare ad una lavoratrice o ad un lavoratore (soprattutto e anche straniero) al momento dell'assunzione

abrogata anche la norma che cercava di arginare il fenomeno del ripetuto utilizzo dei contratti a termine, imponendone un limite, con l’assunzione a tempo indeterminato, è stata sostituita dal risarcimento in danaro.

Nel pubblico impiego con l’obbiettivo di intervenire nei confronti di chi non fa il proprio dovere si taglia il salario accessorio a tutti ( bel modo di premiare la meritocrazia ) , il part time che negli anni ha permesso in particolare a molte donne un giusto equilibrio fra lavoro e impegni di famiglia ,sarà a discrezione dell’Ente-

il governo in carica torna a riproporre una cultura economica che nell'erosione o nel taglio dei diritti e dei salari cerca la via per uscire da una crisi acuta come la nostra.

Spero che le classi sociali più deboli che hanno votato questo governo capiscano adesso chi intende tutelare

1 commento:

giovanni ha detto...

bisogna dillo a tutti