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martedì 14 aprile 2009

CARLESI PUNTA SUL TURISMO

da il Tirreno del 14/04/09
Il candidato del Pd punta sul turismo Carlesi: «Attiriamo i bus in eccesso da Firenze»


PRATO. Certo di candidarsi a guidare una città dalla grande tradizione gastronomica, senza dimenticare i vini del vicino Montalbano, Massimo Carlesi pensa ai ristoranti cittadini come ai collaboratori per agganciare i flussi turistici diretti a Firenze. «È evidente che non possiamo pensare di metterci in concorrenza con il capoluogo di regione né presentarci come un’alternativa - premette il candidato sindaco del centrosinistra - Ma possiamo fare molto, soprattutto se sapremo presentare una città viva e vivibile ogni sera». Un modo, quest’ultimo, per risolvere in parte anche i problemi legati al degrado di periferie e centro storico.


La ricetta di Carlesi è semplice. «Firenze non riesce più ad accogliere tutti i pullman turistici diretti in centro, - dice - Ebbene, potremmo farlo noi, sfruttando lo spazio che ancora abbonda nella zona della Questura, accanto alla Declassata, a due passi dall’autostrada. In questo modo, potremmo ottenere subito due risultati. Il primo è far sì che i turisti diretti a Firenze e, in generale, in Toscana possano dormire e cenare a Prato. Offriremmo loro, dopo le escursioni fiorentine o senesi, un servizio bus serale, la nostra buona tavola, pubblicizzando al meglio prodotti e capacità particolari di ognuno dei tanti ristoratori che in città e oltre sono riusciti a farsi un nome.


Il secondo è, indirettamente, la possibilità di sistemare meglio l’intera zona, con parcheggi e altre strutture che possano alleggerire luoghi meno idonei».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che Prato oltre alla buona Tavola possa offrire, nell'ottica di una diversificazione dal tessile, un'opportunità turistica non indifferente.

Abbiamo un patrimonio culturale incredibile e limitare il turismo a punto di appoggio per le città vicine è un'ottica a mio avviso, dei passi molto piccoli.

Certo Prato non può competere con Firenze, ma io credo che se Prato si rafforza come immagine questo gioverebbe anche al capoluogo in un'ottica di turismo complementare.

Che ritorno d'immagine avrebbe la città limitandosi ad ospitare la sera i turisti provenienti da oltre città vicine?
Ci sarebbe del ritorno economico solo per i nostri alberghi e ristoranti, ma nessuno conoscerebbe Prato come città.

Occorre potenziare l'accoglienza turistica ma anche cercare di far conoscere questa città non solo per il tessile, ma anche per quello che offre il suo territorio.
E non basterebbe certamente questo post per elencare tutte le bellezze architettoniche e artistiche che questa città offre a cominciare dal Duomo al Castello a Palazzo Datini. Storie e tradizioni che si intrecciano e che possono anche essere raccontate agli altri.

Francesco Livi

Anonimo ha detto...

se invece che pensare ai'turismo vu pensassi di più a chi c'è dentro!!! pe chi c'è nato e cresciuto gliè soltanto motivo d sgomento : clandestini,delinguenti a giro senza controllo, evasione fiscale de vostri compagni gialli...e pensa ai turismo pensa...lavoro ? zero più nulla abbandonati , que poi che siamo rimasti. pensa ai turismo vai.

Anonimo ha detto...

Concordo con il primo commento, pensare a Prato come un dormitorio per turisti diretti in altre zone è veramente triste.Vuol dire non essere consapevoli,ed un candidato a sindaco dovrebbe esserlo, delle bellezze artistiche che ha la nostra città.

Gianni