
Ebbene, molti di loro probabilmente questi documenti non li hanno degnati nemmeno di uno sguardo, impegnati con vigore a comandare ( cosa diversa da governare ) , ad acquisire potere con le assunzioni nelle società partecipate favorendo i parenti e gli amici, specialmente da quando sono diventate S.p.A. e non è più previsto il concorso pubblico.
Per non parlare poi dei politici di professione che, come al gioco dei quattro cantoni, sono passati da un assessorato all’altro per poi approdare ad un consiglio di amministrazione e , qualora i posti non fossero stati sufficienti, si sono frazionate le società per creare degli strapuntini oppure , di comune accordo con il PDL , si sono aumentati il numero dei consiglieri nel Consiglio Regionale.
Il virus dell’autoreferenzialità si è propagato ed ha fatto ammalare questa classe politica nostrana, un po’ come avveniva fra i nobili con il matrimonio tra consanguinei , un’apparente democrazia ma le fila tirate dai soliti “burattinai” detentori della verità assoluta .
Nonostante la base, con la candidatura di Massimo Carlesi alle primarie, abbia fatto un ultimo tentativo di introdurre anticorpi in questo meccanismo , per far tornare a parlare la “politica” , la cittadinanza ha scelto di cambiare pagina.
Per molti anni a Prato c’è stata una buona amministrazione, ispirata ai valori fondanti del centro sinistra, con risultati di eccellenza in molti ambiti e di questo ne sono orgoglioso, ma la lontananza dalla base e dai cittadini si è andata via via allargando , complice la grave crisi economica che attanaglia questa città. Questi ultimi infatti non hanno riconosciuto più nei nostri rappresentanti quelle doti di onestà intellettuale, di moralità e di etica che dovrebbero contraddistinguere i politici seri .
A me dispiace riconoscerlo, ma la democrazia si fonda sull’alternanza al potere tra maggioranze diverse, come requisito essenziale per il ricambio e il rinnovamento del ceto politico. Aldo Moro definiva la nostra una “democrazia incompiuta”, perché non era riuscita a realizzare il principio dell’alternanza al potere , sostenendo che se a governare sono sempre gli stessi uomini o gruppi politici, non è stata realizzata una vera democrazia.
Dico quindi a tutti coloro che, come me, si riconoscono nel Partito Democratico, di non stare alla finestra, date il vostro contributo iscrivendovi e facciamo vivere insieme i nostri valori , Prato merita le migliori forze, costruiamo un progetto politico serio fatto di persone che intendono la politica come servizio e non il “servirsi” della politica per fini propri.
Francesco Bartolomei