
Lo spettacolo ha visto la partecipazione attiva e divertente di un gruppo di persone (disabili, anziani, giovani e meno giovani) tra le quali si è stretto un connubio emotivamente simpatico, riproponendo quello che avviene in una piccola comunità, dove la divisione fra fasce sociali e per età non esiste. Questo lavoro vuole essere un esempio, una indicazione operativa nel sociale: rompere la suddivisione per fasce di età che crea a lungo andare emarginazione e ghettizzazione.
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