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domenica 16 novembre 2008

Primarie vere Primarie sempre




Ricevo, dal gruppo
primarie vere primarie sempre, del quale faccio parte e pubblico:

Care democratiche, cari democratici,

oggi possiamo festeggiare un piccolo traguardo: la campagna "Primarie vere, primarie sempre" ha superato le 3000 adesioni! Considerando che si tratta di un movimento partito completamente dal basso, e tutto basato sul lavoro volontario, non è una cosa da poco.

Possiamo essere soddisfatti anche perchè l'allarme su un nuovo "porcellum europeo" sembra rientrato. Evidentemente Berlusconi inizia a sentire un po' la pressione dell'opinione pubblica, dalla quale non riscuote più i consensi quasi unanimi di poche settimane fa. Se rimangono le preferenze, dobbiamo comunque chiedere al Partito Democratico dei meccanismi trasparenti per accedere alle liste: ad esempio, per rimanere nello stesso spirito delle primarie, con una raccolta di firme. Senza favoritismi per nessuno.

Tornando dall'Europa alle vicende tutte italiane, in evidenza questa settimana due città.

La prima è Bologna, dove, dopo il noto ritiro di Cofferati, si terranno delle importanti primarie. Bene! Però non ci può far piacere che il regolamento sia stato approvato definitivamente solo tre giorni prima della scadenza per la raccolta delle firme per le candidature: quando arriveremo ad avere regole certe, chiare e trasparenti? Questo quadro di incertezza non aiuta certo la partecipazione, e mette in difficoltà in particolar modo i candidati meno legati agli apparati, ma proprio per questo più in grado di portare nuove idee e avvicinare al PD anche elettori di frontiera.

Candidati come, in questo caso, il professor Gianfranco Pasquino. Che ora si trova a dover raccogliere le 386 firme di tesserati PD necessarie alla candidatura in pochi giorni - trovate una presentazione della sua candidatura a questo link. Pur non parteggiando per nessuno, noi non ci possiamo che augurare che la raccolta delle firme vada a buon fine, per avere primarie le più aperte possibili. Anche perchè il professore ha assicurato che, se parteciperà alle primarie e risulterà perdente, sosterrà lealmente il vincitore: un esempio di come questo strumento può recuperare una personalità notoriamente critica sull'attuale corso del PD alla causa del partito.

La seconda città in evidenza è Roma. In questo caso non si parla di vere primarie, ma di elezione diretta del segretario cittadino: un tema strettamente legato, e che pur non facendo parte direttamente della nostra campagna - che si rivolge alle candidature per le cariche pubbliche - ci trova comunque molto interessati. Per questo, visto che purtroppo sembra necessaria una protesta, per ottenere questo elementare segno di democrazia, invitiamo i romani che leggono questo messaggio ad aderire a questa campagna: http://www.facebook.com/group.php?gid=35616338406. Nella speranza che, un giorno, quello di scegliere i propri dirigenti diventi un diritto acquisito degli elettori del PD.

In attesa delle prossime novità, auguri democratici a tutti!

Il gruppo di Primarie vere, primarie sempre.
www.primariesempre.org

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