giovedì 26 febbraio 2009
INTERVISTA A MARCO ROMAGNOLI
mercoledì 25 febbraio 2009
COMUNICATO DEI COMUNISTI ITALIANI
PRATO. Scendono in campo anche i Comunisti Italiani. E lo fanno sostenendo Massimo Carlesi «a patto - scrivono - che tra le parti vi sia dialogo e la volontà di collaborare». Le linee di programma, illustrate ieri nella sede di via Calimara dal segretario Valter Marini, toccano un po’ tutti i settori della realtà cittadina e puntano a un suo rilancio economico e alla valorizzazione delle sue eccellenze.Lavoro, cultura, legalità, servizi, agricoltura: sono questi i principali ambiti a cui si rivolge il gruppo pratese dei Comunisti Italiani. Mirano in primo luogo all’economia e alle soluzioni per la crisi in atto, ma sono state avanzate anche proposte interessanti per il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per i turisti.«Il tessile per Prato è tutto - ha detto Marini - Non possiamo pensare a una sua eliminazione dal territorio, semmai si può puntare allo sviluppo nell’area pratese della filiera completa del ciclo manifatturiero, che dalla materia prima porti alla commercializzazione del prodotto finito. Non sarà facile né immediato e possibile solo se le aziende si consorzieranno tra loro». Una soluzione per il rilancio del centro storico potrebbe essere l’installazione di porte telematiche che limitino l’accesso dei veicoli privati e pubblici e la conseguente realizzazione di parcheggi tutti intorno alle mura. E ancora, potenziamento dei collegamenti urbani con piccoli bus elettrici e bus a metano «molto meno inquinanti dei diesel di ultima generazione» e i collegamenti ferroviari con Firenze e con la stazione di Rifredi, dove ferma l’alta velocità, per fare in modo che Prato non venga tagliata fuori dai principali percorsi nazionali. Un occhio di riguardo va poi all’agricoltura: «Prato deve riscoprire il suo potenziale orticolo - ha spiegato Marini - Così, si potrà implementare la filiera corta con sicuri abbattimenti di costi sulla merce in vendita». L’attenzione è poi stata posta sulla cultura. Il Pdci punta alla valorizzazione dei musei, al miglioramento dei servizi di ricettività turistica e alla promozione delle associazioni culturali e dei servizi di volontariato.
COMITATO ELETTORALE
Nel comitato dei “40” iniziata la marcia di avvicinamento Faccia a faccia Carlesi-Abati stretta di mano e disponibilità
PRATO. Primo incontro del comitato Pd dei quaranta - praticamente tutti pro Abati - dopo il risultato delle primarie. Presenti anche il candidato sindaco Massimo Carlesi, Beatrice Magnolfi, Ambra Giorgi e Virgilio Chiani, il braccio destro di Carlesi. Primo incontro servito a “prendere le misure”. Infatti, scherzando, la raccontano così: «Si sono annusati».Interventi sulla situazione nazionale del partito, sulla prossima campagna elettorale, sulle cose da fare e sul fatto che sia effettivamente meglio vincere al primo turno che andare al ballottaggio. Insomma “melina” ma con la volontà, anche se accennata, di avviare quella lunga marcia di avvicinamento tra le anime del partito, chiesta immediatamente dopo il voto di domenica e indispensabile, alla fine, affinchè il Pd abbia buone possibilità per portare a casa Comune e Provincia alle amministrative del 6 e 7 giugno.Da parte di molti del comitato c’è stata l’offerta di “mettersi a disposizione”. Si vedrà se l’invito e in quali termini, verrà raccolto del candidato che comunque “pensa positivo” - così lo descrivono gli uomini a lui vicini - e convinto che alla fine una via comune si troverà. E infatti un primo passo è stato fatto, anche quello di ieri mattina. Con un faccia a faccia franco e sereno tra Carlesi, appunto, e Paolo Abati, il candidato favorito ma sorprendentemente sconfitto. Incontro proficuo, garantiscono, finito con una stretta di mano e con la promessa di disponibilità reciproca. Un buon inizio.Per tornare alla riunionme del “comitatone”, è stato Carlesi a chiarire quali saranno le sue prossime mosse: in primo luogo costituire un comitato elettorale assieme al candidato presidente della provincia Lamberto Gestri - com’è ovvio la composizione cambierà e nell’organismo entreranno anche persone vicine a Carlesi - ma anche dare una nuova investitura a questi organismi. Per Carlesi saranno i comitati che dovranno costruire e mantenere, durante questi mesi di campagna elettorale, il rapporto diretto con la base elettorale, con i cittadini. Un’impostazione che ha però lasciato perplessi alcuni. Ok il territorio - è il ragionamento - ma non è opportuno eliminare il partito in quanto luogo di decisioni strategiche e di confezionamento di una linea. La richiesta - di almeno una parte del partito - è quella di creare un luogo nel quale potersi confrontare. Eliminando da una parte il rischio di disimpegno e dall’altro di autosufficienza.
venerdì 20 febbraio 2009
GITA AD AREZZO
La partenza avverrà: alle ore 7,30 dalla sede del Centro Civico via VII Marzo, 15 (Galcetello), dal Circolo F. Favini via Po, 4 (Chiesanuova), dalla Coop di via Strozzi (salita) in via Ciliani presso il Pinguino (discesa), dalla Casa del Popolo di Coiano via Bisenzio a San Martino, 5/f (Coiano), dal Piazzale Falcone e Borsellino (Tribunale di Prato).
PROGRAMMA
Il programma prevede la visita libera della città: il Duomo in stile gotico, al cui interno si trova l’affresco di Piero della Francesca, piazza Grande, detta anche piazza Vasari, una tra le più scenografiche piazze d’Italia, il teatro della giostra del Saracino, è inoltre prevista una sosta alla Pieve di S.Maria e di S.Francesco, nell’omonima Piazza, dove si trova il celebre affresco di Piero della Francesca “Leggenda della vera Croce”. Pranzo al ristorante in centro con menù di: antipasto misto di crostini, tagliatelle al sugo di cinghiale, misto di carne al forno con prosciutto e roast-beef, patatine fritte e insalata, dolce o frutta acqua e vino.
Il pomeriggio sarà a disposizione per visite individuali e shopping nelle varie bancarelle che ogni prima domenica del mese si radunano ad Arezzo per dar vita al mercatino dell’antiquariato.
Il rientro è previsto in serata, durante il viaggio di ritorno sarà effettuata una sosta lungo il percorso per un ristoro facoltativo.
La quota di partecipazione, che comprende il viaggio e il pranzo, è di € 43.00 da versarsi al momento dell’iscrizione.
La gita sarà effettuata solo con minimo 35 persone.
Le iscrizioni vengono effettuate su appuntamento telefonando all’ associazione Onlus Centro Sociale Prato Nord tel.338.3520731 – 388.6594686 nei seguenti luoghi:
- via Ciliani sulla Vella n. 29 (Chiesanuova), martedì e giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
- Sala Ater via VII Marzo n. 2/3 (Galcetello), martedì, venerdì e domenica dalle ore 16,00 alle ore 18,00;
- Circolo Favini sabato dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
Verranno accolte fino a n. 50 iscrizioni, gli altri saranno collocati in lista di attesa per la sostituzione di eventuali rinunciatari. Le disdette saranno accettate dopo previa sostituzione e non oltre le 36 ore antecedenti alla partenza.
Per informazioni: - Circoscrizione Prato Nord via VII Marzo, 15 - tel.0574.697749 - Ass.ne Onlus Centro Sociale Prato Nord - cell. 338.3520731 - 388.6594686
MILONE PROBABILE CANDIDATO PDL
CANDIDATO sindaco del centrodestra, ore decisive. I coordinatori regionali di Forza Italia e Alleanza Nazionale, Massimo Parisi e Riccardo Migliori, hanno convocato per domani mattina un incontro di consultazione con i potenziali alleati del Pdl alle prossime elezioni. I vertici toscani del partito vedono nell’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone l’uomo su cui puntare, ma il confronto di domani avverrà senza pregiudiziali.
NELLA SEDE di Forza Italia di via degli Speziali sono stati invitati i responsabili della Lega, della Destra, della Dc per la autonomie, ma anche il Movimento giovani pratesi, i Popolari liberali, la lista civica La città per noi e naturalmente la lista Prato libera&sicura dello stesso Milone. Non ci sarà invece l’Udc ,che stamani ha convocato una conferenza stampa per annunciare la candidatura a sindaco dell’industriale tessile Roberto Caverni, oggi consigliere comunale ed ex consigliere regionale di Forza Italia.
E’ POSSIBILE che dal vertice fiorentino esca finalmente il verdetto sul candidato del centrodestra: il tempo delle decisioni per il Pdl è a questo punto scaduto, visto che mancano solo tre mesi e mezzo al voto e che con la clamorosa vittoria di Massimo Carlesi alle primarie è saltata anche l’ultima «scusa» per aspettare. C’è tensione nel Pdl, perché l’ipotesi Milone convince molto alcuni (ad esempio il capogruppo di Forza Italia in Regione Alberto Magnolfi, il deputato Riccardo Mazzoni e il coordinatore comunale di Forza Italia Giorgio Silli) e non piace ad altri, a cominciare dai coordinatori provinciali di An e Forza Italia, Maurizio Bettazzi e Giovanni Luchetti.
IL FATTO che la riunione di domani sia convocata dai leader toscani dei due partiti dimostra però chiaramente che il caso Prato è ormai d’importanza regionale e che in quella sede saranno prese le decisioni. Per Pdl e alleati quella di giugno è una sfida decisiva: è la prima volta che si intravedono le condizioni per una vittoria che sarebbe storica. Mai come oggi la città ha vissuto un periodo di crisi straordinaria unito alla sfiducia verso la maggioranza di centrosinistra che dal dopoguerra l’ha sempre governata. Gli stessi esiti delle primarie terremoto sono la prova tangibile della delusione dei cittadini nei confronti dei vertici del Pd.
E’ quindi un’occasione da non sprecare, da affrontare con il candidato sindaco in grado di intercettare più voti, anche e soprattutto al centro. I risultati del sondaggio commissionato un mese fa dal coordinatore regionale azzurro Massimo Parisi sarebbero incoraggianti sull’ipotesi Milone. Ma ancora il dado non è tratto e le prossime ore saranno determinanti.
INTERVENTO DI BEATRICE MAGNOLFI
«Il Pd torni ai problemi della gente» Magnolfi all’attacco: basta spendere ulteriori energie per beghe interne
E’ PASSATA dall’euforia di domenica sera per la vittoria del candidato sindaco (Carlesi) alla sofferenza per l’addio del segretario del partito (Veltroni). Sentimenti opposti sull’asse Prato-Roma per Beatrice Magnolfi, ministro ombra del ’governo’ di Walter e sostenitrice della prima ora (insieme all’altra pasionaria Ambra Giorgi) di Massimo, il pratese (non D’Alema in questo caso). Con la stessa consapevolezza però: «Il Partito democratico si riappropri del territorio e dei suoi problemi».
Ora che le reazioni post primarie si sono un po’ sedimentate, che ne pensa di questo Pd pratese schiaffeggiato ai vertici dal voto del 15 febbraio?
«Una cosa è certa: il Pd torni ad occuparsi dei problemi della gente. La città lo chiede. Tutti dobbiamo essere concentrati per affrontare le questioni più scottanti, in particolare la crisi del tessile e della congiuntura economica».
La maggioranza dei votanti di domenica scorsa la pensa diversamente dai vertici del partito.
«Spendere ulteriori energie per beghe interne sarebbe, in questo momento, uno spreco. Gli errori non sono mancati e mi auguro che vi sia un ravvedimento operoso in chi li ha commessi».
Tutti uniti per Carlesi è stato detto dalla segreteria del partito. Dopo queste primarie dilanianti crede che sia così?
«Massimo Carlesi è un candidato di tutti e può far vincere il centrosinistra. Il Pdl non sa che pesci prendere e lo considera l’avversario più temibile. E ciò dimostra che chi lo ha appoggiato ha avuto ragione. Mi auguro, inoltre, che ci sia convergenza sull’assetto delle alleanze perché credo sia molto importante la coesione raggiunta dentro la coalizione, rafforzata dalla partecipazione alle primarie».
Il Pd si può guardare ancora intorno?
«Credo che la coalizione possa dialogare con l’Udc valorizzando ciò che ci unisce: ci sono posizioni e obiettivi a livello locale sui quali convergere».
All’indomani dei risultati delle primarie in pochi tra gli sconfitti hanno fatto autocritica compreso personaggi autorevoli. Anzi molti hanno minimizzato la portata del voto. Non le sembra?
«Si tratta di persone che hanno la capacità per comprendere dove si è sbagliato a cominciare dal presidente della Regione».
Il centrosinistra rischia di perdere le prossime amministrative se il Pd non torna ad essere punto primario di riferimento della città.
«Abbiamo il candidato giusto, lo ripeto, per dare carica, entusiasmo e partecipazione. Certo è che la partecipazione non può sostituire la politica, ma la politica senza partecipazione si inaridisce e si riduce alla preparazione e allo studio degli organigrammi».
C’è la sensazione che molti di coloro che hanno votato Carlesi non abbiano accettato la decapitazione da parte della segreteria regionale e pratese del Pd del sindaco Romagnoli e del presidente della Provincia Logli, nè tanto meno il metodo.
«Penso che in generale nel nostro partito ci sia la tendenza di bruciare tanti dirigenti ed esponenti di spicco vedi Prodi e Veltroni. E ’ un virus pericoloso: per un sedicesimo ho rivisto germi di questo virus anche a Prato. E penso, è vero, al ’taglio’ di Romagnoli e Logli».
Che giorni attendono il Pd?
«A livello nazionale ci sarà il congresso e così anche a Prato. Ora è il momento della coesione e dell’impegno».
Luigi Caroppo
mercoledì 18 febbraio 2009
I NUMERI E I SUPPORTER DI CARLESI
Ribaltone Carlesi: dove la base si è ribellata
Il malcontento diffuso per l’apparato in tante zone è esploso anche grazie ai supporter sul campo. Ecco i dati e i nomi
di ANNA BELTRAME
I NUMERI sono chiari. Massimo Carlesi ha sconfitto Paolo Abati in 15 sezioni su 30, ma lo ha fatto in cinque dei sette seggi più pesanti in termini di voti. Ha superato l’avversario di oltre 1500 consensi, su 11mila elettori. Ha stravinto, lui che era l’outsider, il «Davide» del popolo, contro il «Golia» dell’apparato.
NEL QUARTIERE nord, Abati ha vinto solo al seggio di via Corridoni, poco significativo come «aggregato» sociale, e a Chiesanuova, dove però doveva stravincere e non lo ha fatto (315 a 282). Nelle altre frazioni ha perso.
LA SCONFITTA vera del presidente del Consiag è stata all’Est: ha perso dappertutto e male. La Pietà è stata il trionfo di Carlesi con 347 a 128, ad esempio con Beatrice Magnolfi, Tommaso Bigagli, Luca Saccenti, Carla Guerrini e Giuseppe Maddaluno. A Mezzana ha vinto 397 a 286, con Edo Rosadoni e Adriano Varocchi dello Spi-Cgil (serbatoio di voti cruciale); a La Querce 189 a 145, con Luigi Palombo e Francesco Carulli; in via Boni 233 a 178.
COMITATO ELETTORALE TRASVERSALE
da il Tirreno del 17/02/09
Appello all’unità, il difficile arriva ora
Dopo la vittoria-choc Carlesi riconferma mini giunta e partecipazione
Costituirà un comitato elettorale “trasversale” Ribadito l’impegno a rinnovare la politica
PRATO. Massimo Carlesi, candidato unico del Partito democratico nella corsa a sindaco di giugno, il giorno dopo. Un giorno diviso a metà tra chi è tanto contento e chi lo è molto poco. Così com’è diviso il partito anche come collocazione spaziale. Nella nuova sede in via Cairoli, trasformata la notte del voto nel comitato elettorale, una parte sta a destra e l’altra a sinistra. I pochi sostenitori di Paolo Abati presenti, una parte minima della direzione, sono tutti vicini e tutti da un lato; i supporter di Carlesi, un po’ più numerosi, altrettanto, ma dal lato opposto. Sembrano due squadre che si fronteggiamo. Manca solo il fischio dell’arbitro.
Tocca a Carlesi, prima uscita ufficiale nel nuovo ruolo, il discorso ecumenico, avviare la lunga, faticosa marcia di riavvicinamento. «Le primarie portano per forza di cose a una personalizzazione e a momenti di attrito - dice - Ora bisogna ritrovare l’unità, il modo di lavorare assieme per vincere la scommessa di giugno». La linea è semplice: «Unità e serenità, ma soprattutto tanta umiltà per capire e per proporre».
Il viottolo pieno di curve da percorrere per riagganciare quella parte del partito scontenta del risultato elettorale, passa anche attraverso la costituzione di un comitato elettorale «che abbia tante articolazioni - spiega il candidato - tante rappresentanze anche a livello del territorio». Insomma nessuna notte dei lunghi coltelli, ma una sorta di camera di compensazione dove aprire il confronto politico. Non è un Carlesi diverso da quello dei quaranta giorni della tesissima campagna elettorale per le primarie: ringrazia Paolo Abati e Alessio Nincheri per le parole dette e gli auguri fatti immediatamente dopo l’elezione, conferma che gli assessori saranno otto per contenere i costi della politica, che l’impegno sarà quello di mettersi di fianco le migliori forze, non importa di quale schieramento («sono talmente tante che sarebbe assurdo ne indicassi solo una»), di tenere ben dritta la barra sul rinnovamento: una delle parole d’ordine della campagna elettorale. «La gente ce lo chiede - afferma Carlesi - chiede un altro modo di vedere e fare la politica. E questo bisogna fare ascoltando la base anche con coordinamenti a livello di periferia». Partecipazione, dunque. «Ci sono state critiche all’operato del partito e critiche alla giunta sui mancati rapporti con la città, ma io credo che i tanti incontri che ho fatto in queste settimane siano serviti per riavviare un rapporto. Ed è questo percorso che deve continuare». Anche per recuperare, nell’immediato, quei mille elettori che sono mancati rispetto alle primarie per Veltroni. E’ un dato che Carlesi ha sottolineato, con preoccupazione.
Ma oggi è ancora un giorno di festa - quella per l’elezione, aperta a tutta la città, sarà questa sera alle 21,30 all’Hotel Datini - e il candidato sindaco chiude con una battuta: «Cos’ho detto a mia moglie la sera prima del voto? Che per i segnali molto buoni che avevamo questa volta forse si rischiava di vincere».
Io invito tutti coloro che in questa campagna per le primarie hanno ritrovato la forza e la volontà per impegnarsi per il bene comune, ad iscriversi al PARTITO DEMOCRATICO. Questo è il momento di dare forza e vigore a questo progetto .-
Francesco Bartolomei
lunedì 16 febbraio 2009
TSUNAMI CARLESI
GRAZIE MASSIMOOOOOOO
STRABILIANTE SUCCESSO DI MASSIMO CARLESI ALLE PRIMARIE DI COALIZIONE
GRAZIE A TUTTI I PRATESI CHE LO HANNO SOSTENUTO
GRAZIE A TUTTI I VOLONTARI CHE HANNO LAVORATO IN QUESTI GIORNI
LA DESTRA NON AVRA' NESSUNA POSSIBILITA' DI VITTORIA CON UN CANDIDATO COME LUI
ANCORA GRAZIE MASSIMO !!!!!
sabato 14 febbraio 2009
CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LE PRIMARIE DEL PD IN TOSCANA
(Contenimento dei costi e mezzi di propaganda consentiti)
1. Al fine di contenere i relativi costi non è in ogni caso ammessa, da parte dei candidati la pubblicazione a pagamento di messaggi pubblicitari o di propaganda elettorale su mezzi radiotelevisivi, testate giornalistiche o altri organi di stampa e informazione.
2. È ammessa l’affissione in luoghi pubblici esclusivamente di manifesti 70x100 o locandine, diretti a promuovere la candidatura o le iniziative di singoli purché negli spazi e con le modalità previste dalla normativa vigente.
3. La propaganda elettorale attraverso siti web o altri mezzi di comunicazione elettronica ovvero la stampa di materiale informativo è sempre consentita, nel rispetto della normativa generale applicabile.
4. A tutti i mezzi di propaganda di cui al presente regolamento si applicano in ogni caso i limiti previsti dalla normativa vigente in materia di propaganda elettorale per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché le disposizioni poste a tutela dei dati personali e della vita privata delle persone.
PRATO CITY - MASSIMO CARLESI
Il miglior modo per ringraziarlo del suo impegno è quello di invitare amici e parenti a recarsi al seggio e sostenerlo con il loro voto.
GRAZIE MASSIMO!!!
venerdì 13 febbraio 2009
IL COMUNE E LE PARTECIPATE
«Comune ostaggio delle partecipate»
A rincarare la dose anche Vittorio Giugni dei radicali: «Sul fronte dei costi, inoltre, risulta che Consiagnet annualmente perde 700 mila euro, che tra agosto e ottobre 2008 sono stati modificati gli organigrammi delle più importanti consociate per evitare di applicare l’articolo 18 del decreto Tremonti che invece prevede concorsi pubblici per l’assegnazione di collaborazioni e incarichi interni». Alla fine di marzo verrà consegnato un nuovo report in cui sono analizzati i bilanci delle municipalizzate: «In un momento in cui si chiede maggiore trasparenza e minor sprechi alla politica - spiega Taiti - mi sembra che quanto è avvenuto sia molto preoccupante». Nella relazione finale della commissione 7 viene anche evidenziato che per quanto riguarda l’assetto societario dell’ Interporto e di Gida sarebbe auspicabile una maggiore apertura verso il privato, mentre per Sori è necessario rivedere le funzioni di riscossione e di gestione.
A.A.
giovedì 12 febbraio 2009
PRATO /PRIMARIE VOTA MASSIMO CARLESI - Lettera ai cittadini
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Care concittadine e cari concittadini,
sono Massimo Carlesi.
Ho raccolto l’invito di molti di voi e con questa lettera, voglio rendervi partecipi della scelta di candidarmi alle Primarie del centrosinistra che si svolgeranno il 15 febbraio e dalle quali emergerà il candidato sindaco alle elezioni amministrative.
Sento con forza tanto la responsabilità che la fiducia che vengono in me riposte.
Prato ha bisogno di risposte concrete ai suoi problemi quotidiani e a quelli straordinari. Noi pratesi chiediamo sicurezza, condivisione e partecipazione. Vogliamo credere e sperare in un futuro migliore, che offra lavoro, dignità agli anziani e prospettive nuove ai nostri figli e ai giovani.
Prato deve riscoprirsi capace di innovarsi, di creare benessere per tutti noi. In una parola: deve reagire.
Sviluppo e cambiamento sono sempre state parte del nostro modo di essere, dei pratesi di vecchia data e di coloro che negli anni Sessanta e Settanta, provenienti da province e spesso regioni lontane, hanno portato il loro contributo alla crescita della loro nuova città. Sviluppo e cambiamento non devono spaventarci, perché sono l’identità profonda e la forza stessa di Prato.
Per continuare su questa strada, la nostra città ha oggi bisogno di una nuova cultura politica, economica e sociale.
Mi candido perché Prato chiede di essere governata!
La politica e l’economia non possono essere più condizionate da personalismi, privilegi e veti incrociati che producono inefficienza e ritardi nelle scelte. Per questo, voglio mettere a disposizione della città la mia esperienza personale, quella maturata da Presidente di Circoscrizione e da Assessore e quella, soprattutto, maturata nel mondo del lavoro.
Le esperienze che ho vissuto hanno rafforzato una mia convinzione di sempre. È fondamentale il rapporto diretto delle istituzioni con noi cittadini. Se la politica ha il compito di dare risposte concrete, non può farlo stando chiusa nei palazzi! Non può rivolgersi a noi soltanto nel ristretto periodo elettorale; l’ascolto deve essere costante, vivo e vitale per l’intera durata di un mandato amministrativo.
Nei partiti, le donne e gli uomini che scelgono l’impegno politico devono farlo con vocazione di servizio alla comunità.
Non come mestiere.
Ho citato la nostra Costituzione poiché è a questa, e ai valori che rappresenta, che vorrò ispirare la mia azione se sarò Sindaco.
Sono certo che la Costituzione sia la guida per le decisioni pubbliche e le scelte di tutte le componenti della società civile.
E penso che Prato sia “La Città” fondata sul lavoro.
Vi invito a votare il giorno delle primarie, perché siate voi stessi protagonisti delle scelte sul futuro di Prato. Vi chiedo di votare per me, per darmi la possibilità di pormi al servizio della città, garantendo l’impegno di tutto me stesso affinché nessuno di voi possa mai pentirsi della fiducia che mi avrà accordato.
Massimo Carlesi
mercoledì 11 febbraio 2009
PAOLO ABATI INTERVIENE SU EMAIL DIFFAMATORIA
martedì 10 febbraio 2009
BEATRICE MAGNOLFI INTERVIENE SULLE PRIMARIE
domenica 8 febbraio 2009
PUNTO POLITICO PRATESE DEI RADICALI
A sei giorni dal voto per le primarie del PD non si trova nessuno che azzardi un qualche pronostico verosimile. Chi sostiene Paolo Abati, dopo qualche tortura, arriva a snocciolare qualche labile percentuale: vincerà Abati 55 a 40 (5 a Nincheri...). Ma, subito dopo, ti dice che molto dipende da variabili sconosciute: quale sarà il numero degli elettori; che tempo farà; quale altra azione esagerata farà Giacomelli da qui al 15 febbraio....I sostenitori di Massimo Carlesi sono assai più convinti della vittoria del loro candidato. E riferiscono di una grande partecipazione non solo e non tanto alle iniziative elettorali ma proprio alla campagna, porta porta, voto su voto, circolo su circolo, parrocchia su parrocchia, che stanno vedendo lievitare. Sicuramente è difficile formulare previsioni. L'unica che, forse, si può abbozzare è quella riferita alla quantità di cittadini che si recheranno, domenica prossima, alle urne dei democrats. Il 14 ottobre 2007, per segnare il trionfo di Walter Veltroni, si recarono alle urne 18.000 pratesi. Nelle ultime primarie svoltesi in Toscana il livello medio di partecipazione è salito di oltre il 30% rispetto all'ottobre 2007. Ebbene se questo incremento si verificasse anche domenica prossima a Prato, ovvero se si recassero ai seggi 24.000 cittadini, la vittoria di Paolo Abati dovrebbe essere certa. In caso contrario, ovvero se gli elettori si mantenessero intorno a 18/20.000 assisteremmo ad una lotta all'ultima scheda tra lui e Carlesi. Certo che il traguardo di 23/24.000 votanti sarebbe straordinario perchè vorrebbe dire che sarebbero andati a votare quasi la metà degli elettori del PD, IdV e della Sinistra Arcobaleno che, tutti insieme, ebbero il 14 aprile 2008 59.000 voti!! Comunque vada si può star certi che il dopo primarie sarà molto delicato da gestire per il PD, sia che vinca Carlesi, sia che vinca Abati. Se vince il presidente di Consiag, sarà inteso dagli elettori di Carlesi come conferma di intoccabilità della "casta" che lo ha appoggiato. E, per loro, sarà la conferma che anche la nuova amministrazione, ove Abati vincesse a giugno, non significherà quel cambiamento sul quale hanno scommesso credendo nell'impegno di Carlesi. Che, se risultasse vincitore, scatenerebbe ondate di panico fra tutti i grandi elettori di Abati, a cominciare da Antonello Giacomelli e dalla sua cerchia. Già in grave difficoltà a Firenze, dove, inopinatamente e ad insaputa del suo capocorrente nazionale Dario Franceschini, Giacomelli si è speso per la vittoria dell'antico dalemiano Michele Ventura.