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venerdì 6 febbraio 2009

VIERI BONGINI CONTESTA GIACOMELLI

Vieri Bongini scrive:

Una immediata sintetica annotazione in merito ad alcune "incaute" affermazioni dell'on. Antonello Giacomelli.
In presenza di un sereno (e perciò costruttivo) confronto pubblico fra i due autorevoli Candidati a Sindaco di Prato prescelti dal PD per la Coalizione di Centrosinistra ho dovuto oggi prendere atto che, purtroppo, c'è chi, come l'on. Giacomelli, è intento a promuovere assurde polemiche.
Infatti:
- A che serve sparare critiche inopportune ed avventate sul Sindaco M. Romagnoli dopo non averlo sostenuto come era anche suo dovere di dirigente del PD e poi "incoscientemente" averlo "burocraticamente" silurato, impedendo così agli iscritti ed elettori del medesimo PD di esprimersi liberamente nel corso di apposite assemblee popolari presiedute dai dirigente della Federazione provinciale e dal medesimo Sindaco?


- Che senso ha parlare di lealtà e senso di responsabilità di P. Abati che, a dire del "pomposo" Onorevole, avrebbe concesso a M. Carlesi di presentarsi come 2° candidato del PD "pur non avendo le firme per partecipare alle primarie"? Che titolo ha il predetto On.le per sentirsi così "assurdamente generosos" e sicuro interprete della volontà degli iscritti e degli elettori del PD pratese senza averli democraticamente consultati come era dovere del "silente" gruppo dirigente di cui egli fa parte?

- In base a quali elementi probanti egli si permette di insinuare che i sostenitori di M. Carlesi (il candidato avversario, così lo ha definito il "pomposo" On.le) non avrebbero lo stesso senso di responsabilità di Paolo Abati?

- Perchè anzichè accogliere la saggia e significativa proposta di M. Carlesi inerente la riduzione del numero degli Assessori e dei "nominati" nei CdA delle Aziende partecipate l'On.le Giacomelli ( e con lui anche P. Abati e i suoi sostenitori) osa definire quella proposta uno "slogan populista" ben sapendo due cose: Che quella proposta, nella presente preoccupante realtà, asume un significativo messaggio di autentico rinnovamento della politica anche tramite la possibile riduzione dei suoi attuali costi derivanti da una serie di non più sopportabili sprechi connessi anche alla diffusione di vistosi favoritismi di carattere clientelare; Che anche M. Carlesi (come del resto P. Abati) prospettano alla città "oggi delusa e sfiduciata" una serie di organiche proposte, peraltro, largamente coincidenti, che si presume siano condivise dall'insieme del PD pratese compreso i suoi attuali "silenti" dirigenti provinciali e locali?
Anzichè perdersi in questo artificiale contenzioso tra i legittimi e convinti sostenitori dei 2 autorevoli Candidati a futuro Sindaco di Prato, non sarebbe il caso che, finalmente, gli organismi dirigenti del PD pratese incominciassero a rintuzzare puntualmente e vigorosamente le "farneticanti" critiche degli esponenti del Centrodestra verso gli attuali dignitosi Amministratori del Centrosinistra che, a loro dire quotidiano, avrebbero portato Prato e il suo comprensorio ad un "autentico disastro" e che quindi, in presenza di ciò, il Centrosinistra non sarebbe più legittimato a governare il Comune e la Provincia.

Vieri Bongini

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