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martedì 26 gennaio 2010

MASSIMO CARLESI SUL RINNOVO DEL "PATTO PER PRATO SICURA" VOLUTO DA ROMAGNOLI


Dal sito Notizie di PRATO

Bene l’arrivo di 20 rinforzi per le forze dell’ordine, ma ancora non è sufficiente.
E’ un giudizio sospeso quello del capogruppo Pd Massimo Carlesi dopo il rinnovo del patto per Prato Sicura. “La visita di un ministro e, in particolare, quella del ministro dell’Interno è sempre un segno importante d’attenzione verso la città - dice -. Mi auguro che questa attenzione possa tradursi in qualcosa di nuovo, vale a dire nel riconoscimento della specificità di Prato che per quanto riguarda gli organici delle forze dell’ordine e degli organi ispettivi non può essere considerata, per meri calcoli sugli abitanti della provincia, alla stregua di città piccole e con minori problemi. Sono più che favorevole, dunque, all’aumento degli organici e prendo atto dell’impegno del ministro per un aumento di 20 unità. Con questi uomini, tuttavia, torneremo soltanto ai livelli di tre anni fa, visto che gli organici in questione erano andati, per ragioni di trasferimento o di mancati turnover, riducendosi. C’è dunque bisogno di uno sforzo in più, per affrontare il problema della criminalità, che in tempi di crisi vede la nostra città come ambito appetibile, e per assicurare la sicurezza nelle periferie come nel centro”.
“Per quanto riguarda il contrasto all’illegalità economica e alla lotta ai clandestini credo che il percorso debba essere più ampio - dice ancora Carlesi -. Alla repressione deve unirsi un percorso che porti all’emersione delle imprese cinesi e del nero che, come ci ha detto lo stesso ministro Maroni, possono in tal caso rappresentare una fonte di ricchezza per Prato. Ciò richiede un progetto a sostegno di questo difficile lavoro poiché, ripeto, non basta la pur necessaria repressione. L’accordo stipulato questa mattina si pone, a mio avviso, in una linea di continuità con quelli precedenti. Anche lo stesso tavolo del quale rendere partecipi del forze sociali non è una novità. Nuova è l’intenzione alla quale va dato corso immediatamente di renderlo stabile. Al tempo stesso, le forze economiche chiamate a parteciparvi non dovranno tirarsi indietro ma discutere insieme per trovare una sintesi di fronte ai gravi problemi della città, non ultima la crisi economica”.

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